Regia di Mario Amendola vedi scheda film
Triplo salto mortale per questo lavoruccio scritto in tutta fretta - e girato in maniera ancor più approssimativa - dal regista e dal sodale Bruno Corbucci: musicarello (protagonista Mal, la cui fama come solista era ancora tanto incerta dal meritargli la dicitura 'Mal dei Primitives' già nei titoli di testa) e film di corse automobilistiche, che incensa la figura del corridore Giacomo Agostini e lo trascina sul set cinematografico (quell'anno ci penseranno in tre: oltre ad Amendola lo faranno recitare lo stesso Corbucci in Bolidi sull'asfalto a tutta birra e Guido Malatesta in Formula 1 - Nell'inferno del GP). Inoltre, come era consuetudine per questi modesti prodottini, alle scene di 'esibizione' (canora o al volante) si affiancano quelle comiche; qui il mattatore è un giovane - in termini di carriera, poichè già 34enne - Lino Banfi, che da solo ovviamente fa quello che può. Inutile preoccuparsi più di tanto per i blandi e stereotipati contenuti della trama. Amore Formula 2 rappresenta uno strano ibrido che lascia perplessi quantomeno per un particolare: Giacomo Agostini fu un asso della motocicletta. 1/10.
Due amici, assi del volante, si ritrovano rivali nel corteggiamento di una bella ragazza. Ma l'amicizia avrà la meglio su tutto.
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