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Sono stato io

Regia di Alberto Lattuada vedi scheda film

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LIBERTADIPAROLA75

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La recensione su Sono stato io

di LIBERTADIPAROLA75
8 stelle

Opera antikafkiana: il ricercato fa di tutto per farsi trovare!!! Lattuada ci parla del presente nel passato!

Milano -tu tum tu tum- una grottesca musica di morte (un inquietante e sfrenato tam tam del sempre grande jazzista Armando Trovajoli) descrive la città. Una metropoli dove convivono il lusso più sfrenato con povertà ed ambizione. È in questo ambiente che troviamo Biagio Solise (un Giancarlo Giannini gigione, scatenato e con un simpatico accento bauscia), un giovane lavavetri (primo lavoro) e maschera di teatro (secondo lavoro per arrotondare) caparbio e pieno di idee. Sogna spesso ad occhi aperti e pensa a come rendere famoso il suo personaggio (lui!). Un giorno nel teatro dove lavora viene assassinata la prima attrice. La stampa dipinge l'avvenimento come "delitto del secolo". Chissà che popolarità ne ricaverebbe l'assassino una volta scoperto... E quasi quasi spacciarsi per l'omicida? Proviamo, ma non è così facile!

 

 

 

Sono i primi anni '70 ma assomigliano maledettamente ai tempi odierni, Barbara D'Urso ancora non c'era (bei tempi!) ma poco importa. Alberto Lattuada, coadiuvato dallo scrittore giallista Piero Chiara (interprete nei panni del Presidente della Corte), da Luigi Malerba e da Ruggero Maccari, precorre i tempi e descrive la voglia di protagonismo e di emergere senza qualità dell'italiano medio. Canovaccio originalissimo tra grottesco, thriller e commedia nera (il miglior humour nero è vedere uno che fatica a farsi prendere dalla polizia mentre fa di tutto per farsi arrestare!). Come finirà? Fortunato incontro artistico tra Lattuada, Chiara e Trovajoli che si ripeterà, anni dopo, con lo splendido UNA SPINA NEL CUORE. In una piccola parte, nei panni di una contestatrice violenta, la ex moglie di Carlo Vanzina Ely Galleani, accreditata col suo vero nome Federica Galleani. Un bel film che difetta forse in un finale sbrigativo però forse voluto (perché esattamente in linea con ciò che il film voleva dire!).

 

 

Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.

 

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