Regia di Robert Aldrich vedi scheda film
Un attentato ad una base nucleare americana ordito da un generale dell'esercito ed alcuni suoi accoliti,che entrano in possesso di nove missili,pronti a scatenare l'apocalisse atomica se non verranno dati loro diversi soldi,rese pubbliche le vere ragioni della guerra nel Vietnam,e si sarà consegnato nelle loro mani il presidente USA:le sferzate di Robert Aldrich al Mito Americano continuavano,e da un libro di fantapolitica e azione,trasse questo film attraversato da un pessimismo in espansione che accusava,più che la figura del n.1 americano,l'apparato dirigenziale che conosce certi segreti e fa di tutto,a scapito di chiunque,per mantenere il proprio status,e non esita a passare su qualsiasi ostacolo per far sì che niente intralci il suo predominio.Lunga partita a scacchi tra gli incursori e la squadra governativa,giunge alla resa dei conti decisiva lasciando presagire che le cose volgeranno al peggio:poteva essere migliore,visti i nomi in campo,il piglio da ribaltatore di piani e schemi di Aldrich,ed il tema,scottantissimo,"Ultimi bagliori di un crepuscolo",che ha il suo meglio nel bellissimo titolo e nella convinzione degli interpreti che rendono i caratteri con tutte le sfaccettature del caso.Il confronto,però,non ha la tensione necessaria per una situazione del genere,e la pur esperta mano dell'autore non fa mancare qualche giro a vuoto della sceneggiatura,che forse,con un minutaggio del film ridotto,avrebbe avuto più mordente. Un discreto film,su temi importanti,che versa ambiguità e scetticismo su ogni personaggio,o quasi,e si chiude amaramente,ma con coerenza.
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