Regia di Sergio Corbucci vedi scheda film
Navajo Joe propone l'eroe solitario americano, cioè nativo americano, complementare al Django del film omonimo dello stesso regista. Ma soprattutto contrapposto agli americani d'importazione, come inglesi, scozzesi, irlandesi e così via.
Interpretato da un non ancora divizzato Burt Reynolds, il protagonista è ancora una volta un «eroe» solitario, che lotta non solo contro una banda di assassini e rapinatori che gli hanno sterminato la famiglia, ma anche contro la diffidenza e il razzismo delle cosiddette brave persone del villaggio, caratterizzate anche da una notevole dose di avidità. Anche in questo, i suddetti signori si contrappongono all'indiano, il quale fa una proposta tutto sommato onesta: un dollaro per ogni abitante del villaggio, per ciascun bandito ucciso.
È merito di Corbucci quello di uscire in più momenti - ed anche nel finale - dai cliché del genere. Però, certo, chi non ha amato Django non può ritenere questo sufficiente a fargli apprezzare più di tanto Navajo Joe.
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