Regia di Pino Quartullo vedi scheda film
Quartullo ad altra prova di regia cinematografica, io ho conosciuto soltanto di recente questo attore regista, e diciamo che coraggio ne ha avuto a presentarsi e farsi dare la fiducia; gli è stata messa la croce addosso dalla critica, che spesso si è meritato per quello che ho visto, la sua voglia di proporsi nella commedia anche leggermente diversa, fatta almeno se non nei contenuti nella maniera di girare non male, nel senso che si vedono spesso nel nostro cinema una quantità sproporzionata di registi che hanno qualcosa da raccontare, ma non sanno fare cinema, ecco Quartullo, nei suoi propositi narcisistici e con un bel pizzico di presunzione, sa muoversi nella macchina cinema e lo si vede nell’impostazione degli attori e nelle ambientazioni, sia di interni che di esterni. Passando al film il discorso cambia, la storia è solo un proposito povero di commedia, prendendo un tema opportunisticamente antifemminista e farlo suo, con un pretesto che si regge male in piedi. Non so se il film ebbe successo o meno, ma so comunque, pur non essendo un capolavoro, che non è peggiore di tutta la marmaglia che oggi si propone tramite la commedia, ormai ridotta a stracci e pezze, sia per le storie, le regie e gli attori, che spesso ormai sono burattini da trasmissione Tv di prima serata o pomeriggi domenicali, ed in quanto a volgarità, be ragazzi guardiamoci in giro, senza nulla toglierte a questo film, di cui non mi sento avvocato difensore.
una storiella che mette troppe cose ovvie per ottenere il consenso del ppubblico, naufragando
non costruire le sue storie
un po' meglio come attore
sa rispettare i tempi, indice che il regista l'ha saputa dirigere
la perfettina antipatica
la lesbica poco probabile
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta