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Film bianco

Regia di Krzysztof Kieslowski vedi scheda film

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La recensione su Film bianco

di Furetto60
8 stelle

Grande opera di Kieslowski. Fa parte della sua famosa trilogia.

Karol,polacco sposato con la francese Dominique,divorzia suo malgrado dalla consorte,in quanto afflitto da una momentanea impotenza,non riesce a consumare il suo matrimonio .Si ritrova solo, schernito ferocemente dalla coniuge, con la carta di credito bloccata,senza denaro e senza casa e senza conoscere la lingua,peraltro la moglie dopo averlo mortificato e sbattutto fuori,infierisce crudelmente contro di lui,mettendolo anche nei guai con la legge.Mentre ridotto alla fame,privo di alloggio,chiede l'elemosina,suonando per strada con un pettine,si imbatte in un compatriota,comprensivo e solidale Mikolaj ,che gli propone un rientro clandestino in  Polonia,a patto di uccidere un uomo stanco della vita, ma che  non ha il coraggio di suicidarsi.Dopo rocambolesche peripezie,nascosto in una valigia, rubata all'aereoporto,si ritrova, dopo essere stato pestato dai trafugatori del collo,finalmente nei paraggi del suo paese, a  casa sua,dove riprende il suo mestiere di parrucchiere.Si scopre in seguito che l'aspirante suicida è proprio Mikolaj che,peraltro, grazie al suo amico,cambia idea, diventando addirittura socio in affari di Karol, che una volta tornato in patria,dà una svolta radicale alla sua vita,riprendendo le redini della sua esistenza e compiendo spericolate speculazioni immobiliari,azzardate,molto rischiose e al limite della legalità,ma alfine fruttuose e redditizie.

Dopo aver raschiato il fondo del barile ed essere stato privato di ogni bene materiale e anche della sua dignità,riesce a riprendersi tutto e soprattutto,architetta un raffinato e diabolico piano di  vendetta,ai danni della consorte,colpevole di averlo abbandonato e umiliato.Quando lui telefonava per ascoltare la sua voce,lei sadicamente gli faceva sentire i sospiri del suo orgasmo consumato con  l'amante.Il progetto contempla un suicidio per interposta persona,un finto decesso ed una trappola diabolica, per ristabilire quell'uguaglianza, interrotta all'inizio,che è poi  il "tema conduttore" del film."Bianco" perchè nella bandiera francese,è il colore che simboleggia  e rappresenta l'eguaglianza,cosi come il rosso la fratellanza e il blu la libertà.

Il film girato da  questo straordinario regista,che spero sia rimasto nella memoria degli appassionati di cinema, è di grandissimo livello come tutta la sua fimografia.

Kieslowski,raccontando di una storia privata,compie una lettura a più ampio spettro, che interessa una società, che da poco aveva mandato in soffitta i principi più retrivi del comunismo,il suo sguardo è senza nostalgia,ma decisamente, severo,amaro e disincantato,avvertendo forte, con la sua appassionata sensibilità sociale e politica, i segnali di un liberismo distruttivo sul piano etico,nella Polonia degli anni novanta, si può avere tutto pagando,anche un cadavere proveniente dall'estero. 
La parabola di Karol è solo apparentemente una marcia trionfale,in realtà sarà devastante,lascerà solo macerie dietro di sè,una moglie in galera,innocente ma accusata del suo omicidio e perfino ancora innamorata di Karol e lui il protagonista che non riesce a godersi la sua rivincita,perchè è ancora perso d'amore per Dominique e la guarda piangendo dal cortile del carcere,che dietro le sbarre  gli lancia messaggi affettuosi.

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