In una solitaria fattoria sulle montagne della California vive la famiglia Bridges, composta da papà, mamma, tre ragazzi e una ragazza. Il vecchio capo famiglia, inebetito dall'alcol, non si occupa della fattoria, tanto che la moglie ha affidato il comando a Curt il primogenito. Quando un feroce e inafferrabile puma comincia a fare strage di uomini e bestiame comincia la serrata caccia alla belva.
Note
Psicodramma a sfondo avventuroso che oggi sarebbe considerato ecologicamente "scorretto". Wellman dirige con la solita grinta. Magistrale l'inconsueto mix colori-bianco e nero della fotografia di William H. Clothier.
Non posso che trovarmi d'accordo con l'opinione di ty che ben descrive il film in questione. Si tratta in effetti di un western anomalo: psicologico, confinato tra le nevi, zeppo di simboli e dalla fotografia maculata. Il fulcro della vicenda è rappresentato dai conflitti familiari cui la comparsa di una misteriosa ed invisibile belva (una pantera, un puma oppure ancora uno spirito, un demone?)… leggi tutto
Bel paesaggio innevato e poi zzzzzz si dorme alla grande la belva è latitante alla grande, il dramma familiare non mi ha preso per niente per giunta la vecchia era brutta e antipaticissima mitchum come quasi sempre ispira al sonno,come personaggio mi è piaciuto Philip Tonge(nel film è papa Bridges)con le sue battutacce. leggi tutto
Finalmente.... Quel bugiardo e/o incompetente ,oltre che razzista,di Trump ha perso le elezioni!!!Finalmente Gli Usa avranno un Presidente che ha capito che per sconfiggere il razzismo,il femminicidio, l'omofobia e i…
Bel paesaggio innevato e poi zzzzzz si dorme alla grande la belva è latitante alla grande, il dramma familiare non mi ha preso per niente per giunta la vecchia era brutta e antipaticissima mitchum come quasi sempre ispira al sonno,come personaggio mi è piaciuto Philip Tonge(nel film è papa Bridges)con le sue battutacce.
William Wellman, il regista che lasciò Hollywood prima che si corrompesse del tutto, celebra in questo film uno dei miti americani per eccellenza: l’uomo e l’ambiente selvaggio. Se poi le declinazioni di questo mito vanno da “l’uomo contro natura”, “la natura che si ribella”, “la minaccia di bestie feroci e indiani”, “l’uomo che colonizza e civilizza la terra selvaggia”…
Tipica produzione Cinemascope anni '50 ma con alcune particolarità interessanti:innanzi tutto Robert Mitchum, il piu' "nostro", il piu' moderno degli attori della gloriosa Hollywood (non per nulla poco amato dai puritani "integralisti" che si fregiarono anche di dargli un po' di galera), ironico, sensuale, fuori dalle regole e dagli schemi d'allora, qui nella parte di un "villain" montanaro (ma…
Non posso che trovarmi d'accordo con l'opinione di ty che ben descrive il film in questione. Si tratta in effetti di un western anomalo: psicologico, confinato tra le nevi, zeppo di simboli e dalla fotografia maculata. Il fulcro della vicenda è rappresentato dai conflitti familiari cui la comparsa di una misteriosa ed invisibile belva (una pantera, un puma oppure ancora uno spirito, un demone?)…
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