Regia di Barbra Streisand vedi scheda film
La normalità "allargata" è fatta di ritmi che si placano e legami che si allentano per far posto alla riflessione; è la dimensione intima che esce dalle pieghe nascoste della vita per dar luogo ad una storia; è l'individuo che si ferma per guardarsi dentro, ripensare la propria esistenza ed aprirsi a nuovi rapporti ed esperienze. Lo stand by dell'esistenza è la fase di momentaneo distacco dalla quotidianità che serve a mettere ordine e raffreddare le tensioni, in vista di un ritorno improntato alla calma e alla chiarezza di vedute. Questo è in fondo il senso della psicoterapia, che il film di Barbra Streisand fa uscire dai confini del lettino freudiano per farlo correre all'aperto, tra persone reali, tra sogni tradotti in desideri d'amore e in progetti di vita, e memorie che diventano dialoghi, favole e poesie. Il protagonista evade dai circuiti costrittivi e soffocanti dei convenzionali rapporti familiari per lasciarsi sfogliare come un libro, e rivelarsi dunque concretamente come un uomo che ricorda e soffre, prova paura e curiosità, e sa essere sincero, mentire o tacere, come un narratore che tiene sulle spine il suo uditorio, riservando la verità e le maggiori sensazioni per il finale.
Il film racconta vicende di gente come tanta, alle prese con le consuete crisi familiari, che investono, in diversa forma ma in ugual misura, i ceti bassi, medi ed alti della società. Il male è radicato ovunque, che lo si chiami violenza, indifferenza o egoismo; però, in ogni situazione, ha la consistenza fugace e penetrante di un abbaglio, che ferisce, ma dietro cui è inutile e dannoso perdersi. La felicità è infatti sempre lì ad un palmo, presente ma nascosta, nei punti in cui la cecità del cinismo ostruisce la visuale.
I toni vividi della regia, accentuati dai colori accesi della fotografia, dipingono con la stessa elegante intensità la gioia, l'incertezza ed il dolore, come a voler dire che, nell'esperienza umana, è tutto bello ed importante ciò che riesce ad emergere dal buio per esporsi alla luce e diventare vero.
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