Regia di Barbra Streisand vedi scheda film
Candidato a sette premi Oscar nel '92,non ne ha portato a casa nessuno:benché molto hollywoodiano,"Il principe delle maree",pur rientrando negli schemi di un cinema drammatico/sentimentale con situazioni estreme,non è affatto un brutto film.Se la Streisand dirige senza particolari impennate una sceneggiatura valida,che risolve in maniera un pò facilotta drammi umani molto gravi,e comunque interpreta con grinta un personaggio vagamente stereotipato come la sua psicoanalista professionale e determinata sul lavoro e fragile quando si tratta di risolvere i problemi propri,la vera mossa vincente del film è Nick Nolte.La sua faccia dai lineamenti pesanti,la sua caratteristica ruvidità da duro, contribuiscono ad esaltare un lavoro di finezza e partecipazione nell'interpretazione di un personaggio complesso e memorabile,rude e spiritoso d'acchito,tormentato e insicuro se scavato più a fondo.Nella bellissima scena centrale,Nolte guarda la pioggia infrangersi sulle finestre dello studio della Streisand:sollecitato dalla donna,il giocatore di football rievoca il trauma che lo ha segnato per sempre:e lo fa faticosamente,pungolato dall'analista,torcendosi le mani e tentando di scansarsi dagli inesorabili ricordi che lo mordono.Un brano di cinema delicato,doloroso e sincero.
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