Regia di Max Ophüls vedi scheda film
Ascesa e declino di una cortigiana ora praticamente reclusa in un circo.Il tutto racontato in flashback,partendo dalla fine.E'l'ultimo film di Ophuls e il suo primo a colori.E ci si accorge subito dell'interesse dell'autore per esplorare il più ampiamente possibile le potenzialità della tavolozza cromatica.Ne vien fuori un film coloratissimo,con un uso del colore straordinario alternando tonalità calde a tonalità fredde.La storia della cortigiana del titolo si dipana tra corti di sovrani e amori di musicisti sulla cresta dell'onda.Ma arriva il momento del declino per lei che arriva a esibirsi in un circo,a raccontare la sua storia e a farsi baciare la mano al prezzo di un dollaro.La prima parte al circo fa girare veramente la testa sia per la tecnica con cui è girata sia per il pragmatismo con cui è esposta questa storia crudele di successo e di declino.Poi il film accumula gli avvenimenti della vita di Lola in maniera forse un po'meccanica.La vicenda pare solo un pretesto per esplorare la tecnica cinematografica.Ma quello che conta è la figura tragica di questa donna entrata dalla porta principale in tutti i salotti buoni d'Europa e poi irrimediabilmente sulla via del tramonto.Ora Lola Montes è un mostro,un trofeo da esibire in un circo di provincia esposta al pubblico ludibrio.Lei che aveva frequentato corti sfarzose e che aveva assaporato il successo.Probabilmente non è il miglior film di Ophuls ma racconta una storia di sorda crudeltà con uno stile ricco,con scenografie preziose che richiamano la pesantezza di uno stile barocco che si evidenzia quasi in ogni inquadratura,quasi una corrispondenza con lo stile registico a tratti sperimentale ....
non male
bravo
sempre bravo
ottima protagonista
il suo ultimo film e primo film a colori.Sperimentale
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