Regia di Mark Robson vedi scheda film
Un tipico prodotto del cinema americano degli anni '50, un film dalla morale da supermercato, e storie sentimentali in cui i conti tornano sempre. Un melodramma artificiale e lontano mille miglia da Sirk e Minnelli, ha la sua stella in Lana Turner, che supera di molto tutti gli altri; argomenti spinosi come aborto e incesto viene banalizzato per non disturbare il gusto caramelloso della quiete pubblica e non solo americana. Di suo ha una regia che cerca di allargare l'occhio cinematografico, muovendosi nelle acque stantie di una sceneggiatura creata ad Oc, infatti Hayes ( Cinema di Hitch., Nevada Smith, Quelle Due e Tavole Separate) ha fatto di meglio, ma qui era strettamente sorvegliato dall'autrice del romanzo e da una produzione determinata a mantenere certi canoni. Durata fiume ed ebbe un successo di cassetta formidabile; ebbe anche un continuo ed una serie Tv da cui spiccò il volo Mia Farrow e Ryan O'Neal. Il film è un po' il capostipite delle soap Tv
Una storia collettiva antenata diretta delle soap
Un regista buono e valido che ha fatto del suo meglio per non cascare del kitch più assordante
E' la stella vera del film, e lo si vede senza sforzo
Una stellina abbastanza appannata nella banalità, anche se il ruolo proponeva drammaticità forti ( aborto ed incesto)
Il ruolo dell'insegnante, attore piuttosto anonimo
Ottimo caratterista sempre in ruoli Maudit
Il ruolo della figlia ingrata o quasi, abbastanza anonima
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