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La ragazza che sapeva troppo

Regia di Mario Bava vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La ragazza che sapeva troppo

di Donapinto
8 stelle

Nora (Leticia Roman) e' una giovane turista americana in vacanza a Roma. Una notte in Piazza di Spagna, assiste all'omicidio di una donna. Le autorità mettono però in dubbio la sua testimonianza, convinte che la ragazza abbia avuto un'allucinazione.                                           Dopo un paio di titoli non certo indimenticabili, il mitologico ERCOLE AL CENTRO DELLA TERRA e lo storico-avventuroso GLI INVASORI, il nostro SuperMario torna ai fasti de LA MASCHERA DEL DEMONIO e si prende anche la paternità del primo giallo italiano realizzato. Già un paio d'anni prima con IL ROSSETTO Damino Damiani aveva tentato quella strada, oltretutto con un film decisamente audace per quei tempi a causa delle tematiche trattate. Bava sceglie invece i modelli anglosassoni, in primis Alfred Hitchcock che omaggia sin dal titolo, ma anche il William Wyler di VACANZE ROMANE, giusto per dare un tocco di ironia e di commedia romantica al film. La Roma filmata da Bava e' turistica e luminosa di giorno, ma diventa onirica ed espressionista col calare delle tenebre, grazie alla splendida fotografia in bianco e nero che ci regala anche momenti gotici, come la morte per malore dell'anziana donna che ospita in casa sua la protagonista. Sempre attentissimo all'estetica del film, Bava non delude neppure sul piano narrativo, riuscendo a creare situazioni di autentica suspence, alternandoli ad altri più ironici, caratterizzati in particolare dal personaggio interpretato da John Saxon. Epilogo che potrebbe deludere un po' le aspettative, ma che ispirerà il primo film di Dario Argento, L'UCCELLO DALLE PIUME DI CRISTALLO. Geniale l'idea, specie per quei tempi, di un'assassina psicopatica protetta dal marito, completamente succube della moglie. 

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