Regia di Mario Bava vedi scheda film
Bava mon amour! Questa volta si cimenta in un genere già ampiamente sfruttato, il Giallo, costruendo a sua volta un genere...ossia il giallo italiano che sarà spulciato da Argento, Fulci, Martino e co. Nonostante qualche ingenuità nella storia, si distingue soprattutto per la fotografia superba, per le location (superba la Roma notturna) e un'impeccabile costruzione della suspense che gioca sui colori di un bellissimo bianco e nero. Come nel precedente La maschera del demonio, i brividi sono dati da una costruzione dell'inquadratura semplicemente magistrale, aiutata da un geniale uso degli effetti speciali e un'immensa voglia di sperimentare.
Una pietra miliare del genere e una grande lezione su come in Italia ora sono proprio le idee e la voglia di sperimentare che manca...non i mezzi (quelli sono superflui).
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