Regia di Zhang Yimou vedi scheda film
**1/2 Bel dramma realista e odissea urbana di Zhang Yimou, che racconta la burocrazia imperiale i meandri della presunta legalità partendo da uno spunto bozzettistico.
Da un racconto che sembra tratto da una commedia cinese degli anni '40, Yimou realizza un bel ritratto di un villaggio, di una città e di un paese, cercando di attaccare l'istituzione della repubblica popolare, ma stando attento a non strafare, denunciando l'ottusità ed il grigiore intellettuale del sistema burocratico, la difficoltà del sistema giudiziario, e la diffidenza verso la città come simbolo del potere politico e dello sviluppo(ed è la parte più debole del film). Ma anche se non soprattutto un'analisi sociale del ruolo della donna nella nuova società cinese e della condizione economica e civile dei villaggi di campagna(ed è la parte migliore del film), senza manicheismi, con notevole acume.
Quasi assente, a parte u motivo tradizionale cinese, che fa da leit-motiv.
Personaggi e situazioni sembrano un pò troppo calcati, e il doppiaggio, per quanto volenteroso è un pò goffo, ma il tono documentario e partecipe colpisce comunque.
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