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Il brigante

Regia di Renato Castellani vedi scheda film

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La recensione su Il brigante

di zombi
8 stelle

tutto parte da nino un ragazzetto che appena prima che gli alleati sbarcassero e cominciassero a liberare l'italia, si vede trasferire appunto in una località interna lontano dai bombardamenti. si rende conto fin da subito che le cose vanno in un certo modo, perchè così debbono andare. non è il corso naturale delle cose, è il corso malavitoso delle cose. e più ti dimeni, più ti attorcigli intorno al cappio che ti strangola; in pratica ti auto-strangoli. la terra in concessioni ai nonni sta per tornare al barone, ma la famiglia di nino non riesce a coltivare la terra per pagare il barone perchè nessuno va a lavorare per loro. in piazza in paese, gli uomini contro il muro non vanno. solo un uomo promette l'aiuto; michele rende. e nino attraverso la persona di michele rende, che lui stesso trasformerà in un eroe, come pataro ucciso dagli uomini del barone per avere un poco di terra per sfamarsi, diventerà il soggetto di una canzone cantata da tutti, vedrà come nella sua terra i processi che faranno evolvere le cose, lì non funzioneranno. appurato anche da una bellissima puntata di lucarelli, che lo sbarco in sicilia avvenne grazie e con l'appoggio della mafia, gli alleati una volta sbarcati e liberato il sud italia, metteranno gli ex gerarchi o mafiosi in incarichi istituzionali. intanto tornano gli uomini dalla prigionia e con essi pataro, un ragazzo gioviale che però porta anche le lettere del padre di nino e della sorella miliella dalla prigionia, dalla quale non è tornato. gli americani portano la libertà dalla guerra e dal fascismo, ma non dalle arcaiche leggi feudatarie. pataro metterà tutto se stesso per sfruttare le promesse di libertà, ma gli eventi scatenati dal barone lo rabbuieranno e alla fine lo ammazzeranno. del resto la soppressione dei lavoratori che, comunisti o meno, chiedevano che la terra che coltivavano fosse loro, è pure quello un fatto tragicamente avvenuto e ancora tragicamente carico di misteri. e quindi se la storia di giuliano è ammantata tanto di fascino folkoristico che di italici misteri, la storia del brigantaggio di michele rende è invece più miserabile e cruda. nulla cambia, perchè nulla deve cambiare. la storia che castellani tratteggia dal romanzo di berto è l'epica della sconfitta degli straccioni, di coloro che erano destinati a non avere niente e se alzavano anche solo minimamente la terra, a non avere nemmeno quello. la storia di pionieri che grazie al loro sacrificio, non certo premeditato, hanno permesso che qualcosa cambiasse. molto bella la fotografia che illumina i paesaggi calabri e rende tangibile la pioggia che cade sui corpi e sui visi dei contadini che vengono recintati come bestiame pronti per la marchiatura. scene bellissime come quella di michele che trasporta il corpo di miliella che però non compromettono il crudo racconto.

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