Regia di Renato Castellani vedi scheda film
Dopo aver trattato, con scarso successo, un tema ostico come la situazione delle donne in carcere (Nella città l'inferno, 1958), Castellani si dedica a un altro argomento spinoso, questa volta però già ampiamente rappresentato dal cinema italiano: il brigantaggio (da Il brigante Musolino, 1950, di Mario Camerini, che diresse anche I briganti italiani in quello stesso 1961, al Brigante di Tacca del Lupo di Pietro Germi, 1952). Il risultato è già migliore rispetto al precedente lavoro, forse anche per la coraggiosa scelta del regista di affidarsi a un cast interamente composto di attori dilettanti o addirittura esordienti (la cui freschezza in recitazione testimonia della bravura del regista nel dirigere gli interpreti), cosa ricordata anche nei titoli di testa e forse - ma è solo un'ipotesi - motivata anche dal clima di tensione in cui visse la lavorazione di Nella città l'inferno a causa della presenza sul set di due primedonne litigiose come la Masina e la Magnani. Il brigante è una storia di torti, nei confronti del protagonista così come nei confronti di tutto il mondo rurale del sud, prima sottomesso agli ordini fascisti e poi nuovamente zittito dall'arrivo degli alleati; quest'impossibilità di trovare uno spazio proprio nell'ordine che viene man mano a costituirsi, uno spazio in cui essere sè stesso senza causarsi problemi o nemici, determina il brigantaggio di Michele e l'arretratezza della campagna. Sceneggiatura di Castellani (da un romanzo di Giuseppe Berto) che riecheggia, anche nella fotografia in bianco e nero e nei vasti spazi aperti catturati da Armando Nannuzzi, i trascorsi neorealisti del regista; ma sono finiti i tempi di Sotto il sole di Roma (1948) e Due soldi di speranza (1951). Musiche di Nino Rota all'altezza della sua fama. 6/10.
Calabria, anni '40. Michele, accusato ingiustamente di aver ucciso un fascista, si dà alla macchia. Preso e incarcerato, evade e torna al brigantaggio; nel frattempo si lega a una ragazza, che però rimane uccisa durante gli scontri con le forze dell'ordine.
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