Regia di Richard Quine vedi scheda film
Non un capolavoro, non un gran film, ma neanche una farsa inconcludente, piuttosto un modo originale per connotare la commedia romantica, fatta di evasione e ritmo.
Prima di Deadpool la storia metacinematografica è stata ricca di titoli, e ne esistono disamine accurate, di cominci da Allen o Tarantino, fino a De La Iglesia, ma anche autori più vecchi, come questo esemplare di Richard Quine. Paris when it sizzles viene concepito in un periodo in cui il cinema era sogno, ma aderiva alla realtà come qualcosa di sublime: oggi la sospensione dell'incredulità è stata sostituita da uno stolto neo-razionalismo, e la pellicola ahimè non attecchisce come negli anni sessanta. E aggiungo che anche un'idea carina come quella di Deadpool sarà presto accantonata, anche perchè lì, l'abbattimento della quarta parete diventa una continua strizzata d'occhio: gli sceneggiatori di Insieme A Parigi compresero invece che andava dosata, fatta percepire tra le righe (in questo Tarantino è maestro indiscusso) e poi fatta esplodere, perchè abbia un senso. Il soggetto, da docile commedia degli svaghi, ha come fulcro lo stesso processo di scrittura e figurazione, la continua concordanza discordante condita con tutti i sapori della bozza, perduti nella stesura finale. Sovrapposizioni di voce narrante, cambi di stile, abbandono della continuità filmica salgono e si intrecciano, permettendoci di comprendere meglio i caratteri reali, attraverso la finzione che generano. Non un capolavoro, non un gran film, ma neanche una farsa inconcludente, piuttosto un modo originale per connotare la commedia romantica, fatta di evasione e ritmo.
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