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Thrilling

Regia di Ettore Scola, Gian Luigi Polidoro, Carlo Lizzani vedi scheda film

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La recensione su Thrilling

di Donapinto
4 stelle

Opera minore (molto minore) che segue il canovaccio dei film a episodi molto in voga nell'Italia del bom economico della prima metà degli anni 60', e che avevano ne I MOSTRI e I COMPLESSI le opere migliori e più rappresentative. Utilizzando tre mattatori della nostra commedia come Nino Manfredi, Walter Chiari e Alberto Sordi, questo THRILLING cerca maldestramente di coniugare la commedia di costume dell'epoca con l'umorismo nero. Tre episodi diretti rispettivamente da Ettore Scola, Gianluigi Polidoro e Carlo Lizzani. Nel primo troviamo il paranoico Nanni (Nino Manfredi), insegnante di latino convinto che la la sua bella e giovane moglie tedesca Frida (Alexandra Stewart) abbia intenzione di toglierlo di mezzo. Nel secondo troviamo Walter Chiari nel ruolo di un costruttore indebitato, che per soddisfare le fantasie sessuali della giovane moglie (Dorian Gray) e' costretto a travestirsi da Sadik, il criminale protagonista di una serie a fumetti. Nel terzo troviamo Fernando (Alberto Sordi) un'automobilista romano coatto che si ritrova in una pensione gestita da una famiglia di assassini. Inutilmente lungo e prolisso il primo episodio, dove le paranoie del protagonista diventano ripetitive e monocorde, proprio come la recitazione dello stesso Manfredi. Inconsistente il secondo, qualitativamente barzellettistico, si ricorda giusto per essere una delle ultime interpretazioni (precisamente la penultima) dell'altoatesina Dorian Gray (all'anagrafe Maria Luisa Mangini), sex-simbol del nostro cinema negli anni 50'. Riesce a restare a galla il terzo, dove Lizzani riesce a creare situazioni grottesche, grazie anche all'Albertone nazionale, automobilista romano spaccone e burino, che si trasforma immediatamente in un pavido quando la situazione degenera, rovinato in parte da un finale semplicistico e accomodante. Nel complesso una pellicola abbastanza inutile e non riuscita.

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