Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Voto10/10 Ammetto di aver frainteso il film alle precedenti visioni, dato che all'inizio ne avevo scritto una recensione di contenuto piuttosto negativo rimproverandogli diversi passaggi che avevo bollato come "retorici" o incongruenze narrative, soprattutto quello dello sfregio alla prostituta e della conseguente vendetta sul cow-boy innocente Davey, che in effetti non aveva partecipato all'azione criminosa del compagno Quick Mike (qui il film vuole suggerire che la giustizia del West non è sempre impeccabile e i confini tra colpa e innocenza talvolta sono piuttosto labili). Rivisto con calma e senza pregiudizi, il film e' in realta' un grande western crepuscolare che si inserisce sulla scia di Sergio Leone e di Don Siegel, a cui la pellicola è dedicata, ed è una delle prove autoriali più solide e mature di Clint Eastwood, il film che ha segnato la svolta nella sua carriera registica e probabilmente il suo capolavoro. Il personaggio di William Munny continua a non riscuotere la mia simpatia ma la caratterizzazione di Clint Eastwood è assolutamente convincente, tanto da farne un anti-eroe ambiguo e tormentato che deve fare i conti con un passato sanguinario e con un'ultima missione da giustiziere per le prostitute che sara' il pretesto per una nuova "discesa all'inferno" che lascera' ancora una volta molto sangue dietro di se'. Eastwood e' supportato da un grande Gene Hackman nel ruolo del cattivissimo sceriffo Little Bill che merito' il suo Oscar come non protagonista e da altri validi attori, fra cui un invecchiato Richard Harris, Saul Rubinek nel divertente ruolo dello scrittore prezzolato, Morgan Freeman e Anna Levine, toccante nella parte della prostituta Delilah; anche gli apporti tecnici sono tutti di prim'ordine, in particolare la fotografia di Jack N. Green e la colonna sonora con musiche dello stesso Eastwood e di suo figlio Kyle. Purtroppo non sono mai stato un grande amante del genere western, con l'eccezione di alcuni film dei maestri Ford e Hawks e questo deve aver contribuito a mettermi fuori strada all'inizio, ma "Gli spietati" è un'opera di forte rilievo all'interno del western contemporaneo ed è anche una delle regie più sobrie, incisive e memorabili di quello che è diventato un maestro del cinema degli ultimi decenni.
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una piccola nota : quasi tutti i film western sono film di e sul genere e niente affatto storici ( da questo pdv true grit dei coen lavora sia sui codici western che sulle reali condizioni dell'epoca : la loro "favola" centra in pieno il senso dell'epoca western, pur declinando il tutto attraverso i canoni dell'eccezionalità ( giovanna d'arco, la madonna, giulietta capuleti...) : una prostituta sfregiata nella seconda metà dell'ottocento statunitense, come in ogni altra epoca e luogo, è una persona alla quale viene tolta la possibilità di guadagnarsi il cibo che dovrà continuare a procurarsi sprofondando nella scala sociale a livello di serva o sguattera : i codici sono come quelli della mafia, tagliati con l'accetta e non intessuti con i ferri da maglia : è una questione di sopravvivenza : il punto è che non ci si deve aspettare, ed il film è chiaro e lampante, anche "se" in modo proprio..."troppo" ..."scontato"/senza sconti alla retorica, una qualche logica da "società civile" - sempre da contestualizzare ( anche la nostra società fra 150 anni sarà considerata un paradiso o un inferno ) : è una questione di sopravvivenza, e dare una lezione, unforgiven, a chi ti da il pane ma anche a chi ti ha tolto per sempre il tuo modo di procurartelo ( non è che i clienti a quel punto sarebbero svaniti...! Il west così come la brianza erano e sono pieni di puttanieri ) : una sorta di bamboccione ante litteram : meglio peripatetica ( in casa chiusa e non passeggiatrice ) che sguattera ( vedasi DeadWood). Eastwood toglie e leva sempre "tutto" alle sceneggiature, e a parte clamorose inusitaggini paracule ( eiger,rookie,invictus,firefox ( che comunque fa girare filmtv.it meglio di nessuno ! )), quel che resta...è ciò che ci rimane : farli cagare addosso facendogli immaginare le loro mogli, i loro amici e le loro case in fiamme è un modo per salvar loro la vita... Si sopravvive a tutto fino a quando... Certo se proprio devo ( averne una ) come moral guidance a munny continuo a preferire bluto.
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