Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Un western 'alla Eastwood', che riprende la lezione di Leone e mette in campo le forze del bene ad opporsi a quelle del male, dimostrandosi le prime ancora più violente e 'spietate' (anche se il titolo originale nulla aveva a che fare con questo aggettivo) delle seconde. Tutto pare in regola, nulla è sopra le righe: il cast è ben assortito, la vendetta finale si compie con lo scontro-duello Eastwood vs. Hackman, la morale di fondo viene - seppure in maniera decisamente rude - rispettata ed è un trionfo della giustizia, del femminismo (Eastwood in fondo lotta sempre nel nome della moglie morta, con un immaginario lutto al braccio per tutto il film), della profonda umanità del protagonista. C'è però una discreta lentezza, che si associa comunque bene ad un certo tono declinante, come il tramonto che chiude l'ultima scena.
Una prostituta, sfregiata da un bandito, chiede vendetta mettendo una taglia sull'uomo. Si fanno avanti tre pistoleri, un ragazzo e due uomini maturi; sia pure ostacolati dal violento sceriffo, i tre riusciranno a portare a termine la missione, ma uno di loro ci lascerà le penne. Sarà vendicato pure lui.
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