Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
" Uccidere un uomo è una cosa grossa".
Eastwood dirige ed interpreta in stato di grazia un western che è una riflessione sulla morte e sulla caducità della vita "Gli Spietati" è il viaggio agli inferi di un fantasma, un ambasciatore di morte che si nasconde fra gente comune, un angelo vendicatore che trova redenzione nel piombo di una Smith & Wesson Schofield più che in un vecchio fucile Spencer, nascosto fra pistoleri comuni si cela il dio della colpa.
Un noir che presta attenzione a chi attenzione non merita: un gruppo di prostitute che chiedono giustizia dopo che una di loro è stata sfregiata da un cliente. Una taglia di 1000 dollari. Uno sceriffo chiamato Little Bill ( G. Hackman epocale premiato con l'Oscar) che non ci sta e che impone le sue di regole, che però non vanno bene al vecchio pistolero Munny (Eastwood), che finirà per metter sul bancone di un obsoleto saloon il proprio ingombrante passato, ponendo fine all'egemonia corrotta di un uomo superandolo sul suo stesso terreno.
Recitato superbamente da ogni interprete chiamato in causa ed impreziosito da una breve apparizione di Richard Harris, " Gli Spietati" è un capolavoro con più sfumature di quanto sembri, un film che guarda il mondo al rovescio e spazza via ogni dubbio: la giustizia non è solo una chimera, la raggiungono gli uomini che non hanno paura di morire.
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