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Gli spietati

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Gli spietati

di axe
8 stelle

Big Whiskey, Wyoming. Un gruppo di prostitute pone una taglia sulla testa di due cowboys, i quali avevano sfregiato una di loro e non erano stati adeguatamente puniti dallo sceriffo del paese, Little Bill Dagget; la somma, pur essendo relativamente bassa, fa gola a diverse persone, tra le quali il giovane "Schofield" Kid. Non essendo bravo con le pistole tanto quanto con la lingua, il ragazzo invita a partecipare all'operazione due attempati ex-fuorilegge, l'afro-americano Ned Logan e William Munny, in passato rapinatore ed assassino, redento dalla moglie Claudia - morta prematuramente - e successivamente divenuto allevatore di suini. I rapporti tra "Schofield" Kid ed i due compagni sono inizialmente difficili; al momento di agire, i tre fanno fronte comune. Ma lo sceriffo Little Bill non consente che a Big Whiskey possa esistere una "giustizia" diversa dalla sua. Clint Eastwood dirige ed interpreta un western profondamente critico verso l'epoca della "frontiera" e la sua mitizzazione. La realtà ci viene mostrata senza troppi filtri; nel "vecchio west" vigeva la legge del più forte; violenza e prevaricazioni erano la normalità. Condizioni di vita estremamente difficili ed una natura ostile, rendevano l'uomo "lupo verso gli altri uomini". Razzismo diffuso, precarietà della vita umana, la vita - o la morte - delle persone valutate in dollari. Neppure molti, considerando quanto offrono le prostitute in cambio dell'eliminazione dei due cowboys colpevoli dello sfregio. Eppure, la proposta tenta molti, compreso un bounty-killer inglese, messo in ridicolo e scacciato dallo sceriffo Little Bill, il quale mantiene l'ordine nella sua cittadina applicando con prepotenza criteri di giustizia tutti suoi. La vera minaccia per l'"ordine costituito" giunge tuttavia da un gruppo di avventurieri, formato da due anziani ed un giovane, il quale aspira a divenire un pistolero, ma non potrà mai, perchè è miope, ma, soprattutto, perchè, giunto il momento di uccidere, non ne ha il coraggio. E quando, infine, riesce - sparando su un bersaglio inerme - il malessere interiore ha la meglio sulle sue ambizioni. I due anziani "professionisti" se la cavano meglio; Munny è un ex-fuorilegge, temuto e ben conosciuto per le sanguinose rapine che ha portato a termine in passato. La moglie Claudia seppe poi ricondurlo sulla retta via; morta la donna di malattia, William rimase un anonimo allevatore, ormai astemio e con un figlio da crescere. L'uomo non chiede che di dimenticare ed essere dimenticato; ma ciò non è possibile. Tornato in azione a causa della necessità di denaro, William dapprima si scontra con lo sceriffo; successivamente, senza animosità ne' provocando altre vittime, porta a termine il suo incarico. Ma non ha modo di far perdere le sue tracce senza ulteriori spargimenti di sangue. Il compagno Ned è ucciso con crudeltà dallo sceriffo ed i suoi uomini; la salma oltraggiata. William Munny prima di vestire nuovamente i panni dell'anonimo allevatore che era diventato, vendica l'amico con ferocia e determinazione, senza nascondere la propria identità, impartendo così una severa lezione agli abitanti di Big Whiskey. Per l'intera durata del film rileviamo un contrasto tra "mito" e realtà. Il mito sono le vite passate dei personaggi; il bounty-killer inglese, William, Ned; personaggi "topici" del western, le imprese dei quali sono state celebrate da decenni di narrazione, cinematografica e non. Cosa rimane di tali eroi - o antieroi - e quali emozioni hanno provato in seguito ? Angoscia, rimorso, dolore, il rimpianto per le tante vite spazzate via in cambio di una gloria effimera, e poi ... il nulla. William e Ned sono uomini ordinari, conducono vite semplici e riservate. Farebbero volentieri a meno della notorietà guadagnata spargendo sangue. "Schofield" Kid si confronta con loro con ingenua spocchia giovanile, ed ambirebbe ad eguagliarli, ma, al primo scontro a fuoco, comprende che d'essere d'un'altra pasta ... e figlio di un'altra epoca, nella quale non c'è più posto per uomini liberi di uccidere rimanendo impuniti. C'è, però, ancora tempo per un ultimo guizzo di anarchia e barbarie; William, prima di sprofondare nuovamente nel tanto desiderato anonimato, impone la sua cruenta "giustizia" allo sceriffo ed i suoi uomini, facendone strage a monito dell'intera cittadinanza del paesino. Ottima interpretazione per Clint Eastwood - William - i cui compagni sono impersonati da Morgan Freeman (Ned) e Jaimz Woolvet ("Schofield" Kid). Il bounty-killer è interpretato da Richard Harris; lo sceriffo Little Bill Daggett da Gene Hackman. Anna Thomson è Delilah, la prostituta sfregiata; il suo personaggio prova una malcelata attrazione per William, il quale ricambia le attenzioni con molta gentilizza, ma rimane fedele alla memoria della moglie defunta prima del tempo, alla quale deve molto. Predominano i colori scuri; il ritmo del racconto è molto lento e l'azione, sebbene presente, è funzionale alle necessità dello sceneggiatore, al quale preme prioritariamente evidenziare i connotati psicologici dei protagonisti, molto approfonditi, e descrivere la società del tempo. Il pessimismo è palpabile; è rivolto non solo al contesto, ma anche - e questo ritengo sia l'aspetto più interessante dell'opera - alla sua "celebrazione"; il "vecchio west", la "frontiera", ebbero i loro eroi, ma non furono personaggi positivi ed essi stessi - o, almeno, quelli che sopravvissero - lo compresero; ebbero tempo per pentirsi, per cambiare; ma, per alcuni di loro, la propensione alla violenza era stata tanto radicata, da rinvigorire con facilità gli antichi istinti, ed imporre le proprie regole in una terra senza legge e dalla morale traballante. Ottima prova per Clint Eastwood, lo sceneggiatore David Webb People ed il cast che li ha affiancati !

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