Regia di William A. Wellman vedi scheda film
Public enemy ( Nemico pubblico): un titolo talmente bello che è stato tradotto letteralmente. Una pellicola fondante del genere gangster-movie non che una delle vette più alte mai toccate da esso. La narrazione ha una piega più sociale rispetto a "scarface" o "piccolo cesare", il protagonista è seguito da quando era bambino fino alla (inequivocabile per questo genere) morte.
Viene mostrato il suo background familiare e affettivo, la sua ascesa nel mondo della malavita, le sue donne, il rapporto fraterno con il suo amico e gangster anch'esso. Tom Powers (il protagonista) non è ambizioso e non possiede una intelligenza organizzativa come altri protagonisti gangster; egli segue invece i propri istinti primordiali, fa il gansgter perchè è l'unica via che il suo istinti gli suggerivano. Il film diretto dall'ottimo William Wellman è uno dei più grandi esempi di regia classica hollywoodiana: la narrazione scorre perfetta, ritmata, senza punti morti o esitazioni inutili alla freschezza dello svolgimento. Memorabili sono almeno due scene: quando Tom Powers colpisce violentemente la sua donna con un pompelmo e quando egli aspetta sotto la pioggia con pazienza sovraumana, nascosto dietro un muro, che la gang rivale si riunisca per poterli uccidere tutti quanti e quando ciò sta per avvenire si dipinge sul suo volto un sorriso quasi satanico ed assolutamente inquietante. Veniamo ora alle interpretazioni degli attori; James Cagney protagonista incontrastato del film, qui al suo esordio, entra nell'immaginario delle persone dell'epoca come assassino gangster, anti-eroe affascinante anche per le donne. Cagney non ha bisogno di recitare, egli si presenta ed è sempre lui, se stesso, un attore che surclassa i personaggi che interpreta. Edward Woods, che all'inizio sarebbe dovuto essere il protagonista, è ottimo nella parte del fedele amico con un'espressione buona e perbene, egli non sarebbe mai dovuto diventare un ganster: non ne ha ne la grinta ne la cattivera, l'ha fatto solo per imitazione dell'amico che è per lui un idolo. Anche Jean Harlow è all'esordio e mostra già tutta la sua esplosiva sensualità, perfetta fisionomia per essere la donna di un gangster; è lei inoltre l'unica a mettere in difficoltà Tom Powers, che in una rapida ma incisiva conversazione con lei confessa di sentire per la prima volta qualcosa che non comprende (forse dei sentimenti amorosi). Gli altri attori sono poco più che caratteristi da Leslie Fanthon a Barton Mac Lane, passando per Donald Cook, importanti invece le figure di Joan Blondell e Mae Clarke. Grande film, grandi interpretazioni, grande apporto alla mitologia gangster americana. Voto: 9
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