Regia di Max Ophüls vedi scheda film
E' un film di grande eleganza formale, che ritrae un mondo molto elegante, ma vacuo e frivolo. Si può vedere ad ogni passo la cura che il regista mette nei dettagli, sia delle riprese che della messa in scena. Devo anche dire che è un film non sentimentale nel vero senso, ma percorso da sentimenti e da tensioni tra i personaggi. La trama è eleborata e cattura l'interesse. Questi ultimi punti differenziano secondo me la pellicola da "Lola Montes", altro film di Ophüls, che io trovo perfetto formalmente ma freddo, gelido.
I personaggi non sono troppo scavati, perché al centro c'è il ritratto sociale e d'insieme. Una parola però la possiamo spendere per i coniugi al centro della trama: una coppia dell'alta nobiltà che vive solo di apparenze e di simulazioni, in un matrimonio che probabilmente non ha mai visto l'amore, neanche all'inizio. Non si amano dunque, non dormono assieme, non hanno figli, vivono vite separate, lui con qualche facile avventura, lei con un amante "fisso". Egli anche ammette che tra loro c'è amicizia e un po' di allegria. Il loro matrimonio, dunque, è solo una messa in scena per la società. Ciò che brucia a lui quando scopre della relazione di lei non è il fatto di essere stato tradito dalla donna che ama, perché non l'ama, ma il suo orgoglio ferito e le chiacchiere in società.
Gli attori sono tutti di calibro, compreso il nostro De Sica, che ci offre un'interpretazione misurata e quasi sottotono rispetto a certe sue prestazioni italiche.
Una nota di merito anche per i dialoghi, intelligenti e ricchi di arguzie.
Non è quel genere di film che mi appassiona, ma devo dire che questo è vero cinema che aoddisfa il palato.
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