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I gioielli di Madame de...

Regia di Max Ophüls vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I gioielli di Madame de...

di angelina
8 stelle


"Il vostro compito,cara Danielle,sarà duro...Voi dovrete incarnare il vuoto,l'inesistenza.Non riempire il vuoto,ma incarnarlo.Diverrete il simbolo stesso della futilità passeggera,spogliata di interesse e dovrete farlo in modo che lo spettatore sia sedotto e profondamente turbato dall'immagine che rappresentate.Senza questo paradosso,avremo un filmetto da boulevard,cosa che non è nelle nostre abitudini..."
Max Ophuls a Danielle Darrieux
(George Annenkov,"Max Ophuls",La Terrain Vague,Paris 1962)

Avendo contratto molti debiti per il suo lussuoso stile di vita,Madame De (Danielle Darrieux) vende al gioielliere M.Remy (Jean Deboucourt),da cui erano stati acquistati,due orecchini di diamanti a forma di cuore,dono di nozze del marito,generale André (Charles Boyer).
Ma poichè Louise,per riuscire nel suo intento,ha dovuto simulare lo smarrimento o il furto,la notizia ha gettato scompiglio nella cerchia delle sue amicizie e viene anche riportata da un quotidiano.
Temendo lo scandalo,M.Remy mette al corrente della vicenda il generale André,che per la seconda volta ricompra gli orecchini,per regalarli subito dopo ad una sua giovane amante in partenza per Costantinopoli.
Ed ' proprio lì che vengono ammirati, nella vetrina di un gioielliere,dal diplomatico italiano Fabrizio Donati (Vittorio De Sica),dato che la giovane donna che li aveva avuti in dono è stata costretta a venderli,dopo una grossa perdita alla roulette.
Tornato a Parigi,il diplomatico ha occasione di conoscere  Madame de e tra i due nasce subito un'affinità,che di ballo in ballo,di incontro in incontro,per la frivola e civettuola Louise,si trasforma in una grande passione.
Ma i pettegolezzi arrivano anche alle orecchie del generale e Madame de decide di allontanarsi discretamente da Parigi,portando con sè gli orecchini di brillanti,che questa volta le sono stati regalati da Donati,come pegno d'amore.
Ma al suo ritorno in Francia,spinta da un'impulso irrefrenabile e sfrontato,Louise esibisce pubblicamente i gioielli e la situazione precipita drammaticamente.Perderà l'amore di Donati e l'epilogo sarà tragico.
"La nostra felicità coniugale sta nella nostra immagine.Solo superficialmente è superficiale...." l'aveva messa in guardia il marito.
Ispirato ad un romanzo breve di Louise de Vilmorin,pubblicato nel 1951 e adattato da Max Ophuls con il contributo di Marcel Achard e Annette Wademant,"I gioielli di Madame de..." mette in scena con una levità che sa diventare amara e crudele,la futilità del mondo in cui si muovono i tre protagonisti,dove la civetteria di una donna bella e famosa si può perdonare, purchè non vada a inficiare quelle rigide regole codificate dalla buona società,a cui nessuno di loro può sottrarsi.
"Gli orecchini di diamanti ritornano continuamente nelle mani della protagonista e sembra vogliano ricordarle che non è possibile disfarsi del proprio cuore." (Vieri Razzini)
Con una narrazione circolare,in un girotondo inarrestabile,i gioielli passano di mano in mano,acquistando alla fine una valenza fortemente simbolica,accompagnata dai continui e leggiadri movimenti di macchina,tipicamente ophulsiani,come nella splendida sequenza iniziale in cui le mani della contessa frugano tra i lussuosi armadi per trovare l'oggetto più costoso da vendere,o nella ammaliante scena dei balli che,in una serie di dissolvenze incrociate,raccontano con inimitabile grazia la storia dell'amore tra Louise e Fabrizio Donati.
"Vedete,sono incorreggibile...." - si giustifica Madame de - troppa frivolezza,troppa abitudine alle bugie.La donna che ero ha reso infelice quella che sono diventata."
Come sfondo,la Parigi fatua ed evanescente del bel mondo,che si sovrappone al ricordo della Vienna di Max Ophuls,mentre quegli orecchini dal gelido cuore spezzano gli intrecci futili e leggeri,con sottili rimandi simbolici ad un epilogo amaro.
Il libro di preghiere,la caduta da cavallo,il vento che fa svolazzare i pezzetti della lettera d'amore gettata dal finestrino di un treno...
Il generale André non può più accettare l'affronto della passione di sua moglie e con un pretesto sfida a duello,lui, ottimo tiratore,il suo amante.
"Perchè un solo colpo di pistola?"- si chiede Louise,accorsa febbricitante sul luogo della contesa.
Saranno le sue ultime parole.
"Madame de era una donna molto elegante,brillantissima,corteggiata da tutti.Sembrava destinata ad una vita piacevole e senza storia.Forse nulla sarebbe accaduto senza quei gioielli...."
Come scrisse André Malraux a proposito del delizioso romanzo breve di Louise de Vilmorin,Max Ophuls ha dato voce,nel suo splendido film, "ad un incanto disperato".

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