Regia di Renny Harlin vedi scheda film
Girato perlopiù in Italia, a Cortina, nonostante l'ambientazione nordamericana, "Cliffhanger" è stato uno dei grandi successi del cinema d'azione degli anni Novanta, e il ritorno a generi più consoni e incassi più consistenti per Sylvester Stallone. Affidato al finlandese Renny Harlin, che dopo l'entusiasmo riscosso per questo smash hit realizzò due colossali fiaschi come "Corsari" e "Spy", questo film potrebbe essere analizzato da studiosi della settima arte per essere un vero e proprio caso di schizofrenia cinematografica : se, infatti, se ne può obbiettivamente apprezzare la dovizia dell'allestimento, da una fotografia magnifica ad effetti speciali di un certo livello, altrettanto sono irritanti la zuppa di clichès presenti in sceneggiatura ( l'eroe che subisce un trauma iniziale e si riscatta, l'amicizia virile mandata all'aria e poi ricomposta, il capo dei cattivi mefistofelico che non esita a uccidere nemmeno i suoi), la quasi assoluta mancanza di logica narrativa, e il ricorso perpetuo al colpo di scena sbalorditivo, che in realtà ripristina assiduamente la prevedibile trama dall'inizio ai titoli di coda. Si parla di un sequel, a quindici anni di distanza, non se ne vede il motivo, ma visto che il seguito a distanza ultradecennale non pare più peccato mortale ai produttori, non è da escludere che venga realizzato veramente.
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