Regia di Gus Van Sant vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Quest’opera di Gus Van Sant è un “piccolo” cult, un film che reputo ben fatto, ma soprattutto interessante, non solo per la storia che ci racconta, ma perché cesella, a suo modo (e con sincerità), la figura leggendaria di River Phoenix (senza scordarsi il ben più fortunato Keanu Reeves, qui alle prime armi), Coppa Volpi al Festival di Venezia, che, anche per la tragica fine che ha fatto, dona a questo film sensazioni ed emozioni che ancora oggi lasciano il segno.
Mike Waters (River Phoenix) e Scott Favor (Keanu Reeves) sono due ragazzi che vivono insieme all’avventura, pur arrivando da mondi assai distanti.
Mike è narcolettico e tossico, alla ricerca disperata della madre, mentre Scott è il classico figlioccio di buona famiglia che sceglie di fare il ribelle (per andare contro al ricco padre) e che per questo ad un certo punto torna sui suoi passi per amore di una ragazza, Carmela (Chiara Caselli).
Film non destinato a tutti i palati, forse non propriamente un bellissimo in senso stretto, ma che mostra, e racconta, con un certo coraggio situazioni non proprio ordinarie e lo fa oltretutto con un tocco indipendente che (me) lo rende ancor più appetibile.
Certo la storia non è male, con i due personaggi cardine che generano due percorsi diseguali e con, per giunta, citazioni di origine shakespeariana (e non solo, Van Sant di cinema ne deve aver visto parecchio) che offrono ulteriori riflessioni, poi si potrebbe dire che il tema, delicato, della prostituzione maschile poteva essere affrontato con nerbo maggiore (ma nel 1991 era dura), ma su tutto domina, in maniera netta ed altisonante, la figura dell’uomo (o forse sarebbe meglio dire ragazzo) River Phoenix.
Vederlo oggi (ma vale anche per ieri) in cotanti panni non può lasciare distanti, anzi le sensazioni sono sincere e cresce simultaneamente il rammarico per averlo perso troppo presto.
Dunque questo film sarà anche imperfetto, forse anche un po’ lento, ma aveva ai tempi un suo significato che ancora oggi si mantiene forte e marcato (anzi oggi l’alone della leggenda lo rimarca).
Insomma per gli amanti del cinema rimane un film che non si può non aver visto (e magari poi si può anche criticare, ma la sua visione è obbligatoria).
VOTO : 6/7.
Interessante per approccio e stile indipendente, sfrutta al meglio lo stato di grazia del suo protagonista.
VOTO : 8.
Una di quelle prove che ti rimangono addosso a lungo dopo la visione.
Indimenticabile, che peccato averlo perso così presto.
VOTO : 6/7.
Interessante, certo è soggiogato dall'esuberanza e dal talento di Phoenix, ma non gli si può certo imputare di aver fatto male in scena.
VOTO : 6+.
Più che sufficiente.
VOTO : 6++.
Appropriata, ma di certo non un valore determinante in questo film.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta