Regia di Steve Miner vedi scheda film
Tema non nuovo del cinema sentimentale, l'amore su spazi temporali differenti che coincide per poco tra i singoli componenti la relazione è presente anche in questo titolo di buon successo alla sua uscita nei cinema, ma che non colpì i cuori come altri classici del genere, vedi "Ghost" e altri. Mel Gibson è un pilota che dagli anni Quaranta si ritrova , mezzo secolo dopo, con le sembianze di allora, ad inseguire il sogno d'amore che nel suo essere ancora giovane persiste, con le complicazioni di prammatica: curiosamente, il regista è lo Steve Miner specializzato più che altro in discreti horror di serie B, comprensivi di un episodio della massacratrice serie di "Venerdì 13", e paradossalmente il lato più debole della pellicola è quello fantastico, quasi di peso, tranne la trovata iniziale, allo svolgimento della storia. Neanche troppo stucchevole, anche se abbastanza scontato, il filmettino procede professionale e senza sbavature, ma anche lasciando poche tracce nella memoria dello spettatore.
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