Regia di Robert Lieberman vedi scheda film
Nelle dinamiche della vicenda, Bagliori nel buio può ricordare alla lontana, ma molto alla lontana, Picnic ad Hanging Rock di Weir: l'evento inspiegabile, la sparizione ed il successivo ritrovamento di Walton e soprattutto nella prima parte del film, il sospetto di un'intera comunità nei confronti degli amici di Travis, in particolare di Mike che in breve tempo vede crollare la propria stima oltre al suo già traballante matrimonio.
Liebermann riesce inoltre a mantenere la giusta dose di ambiguità, sospesa tra veridicità dei fatti e la truffa abilmente congegnata. Ovviamente la parte all'interno dell'astronave fa la parte da leone con un cambio improvviso di registro che immette la pellicola in una dimensione da horror puro.
Buone sequenze che mettono in risalto il terrore di Travis sottoposto a non meglio imprecisati esperimenti sul suo corpo ad opera di alieni, magari sui generis fisicamente parlando, ma dallo sguardo inquietante e maligno.
Sequenze d'impatto appunto ma che inevitabilmente tolgono quella patina di ambiguità mostrata fino a quel momento, senza contare una coda finale fin troppo accomodante ai limiti del posticcio. Peccato perchè poteva essere un film migliore, anche per la buona prova di tutti gli attori.
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