Regia di John Carpenter vedi scheda film
Con Avventure di un uomo invisibile Carpernter cerca in qualche modo di riallacciare i rapporti con i grandi studios hollywoodiani. Aldilà dell'omaggio che offre della pellicola originale di Whale, non si può nemmeno dire che sia un remake di quel film.
Il carattere del protagonista è praticamente opposto al personaggio della pellicola originale. Se in quest'ultimo c'era l'ambizione, attraverso l'invisibilità, di ottenere il potere con ogni mezzo, nella pellicola di Carpenter l'invisibilità è più un impedimento del quotidiano, anzi un riflesso della propria condizione sociale di invisibile, come sottolineato dall'antagonista Jenkins. Paradossalmente per Nick Halloway l'invisibilità diviene non solo un tratto distintivo che lo estrae dalla massa, ma anche il mezzo per arrivare ad una maggiore consapevolezza di se stesso e di capire la superficialità della propria esistenza fino all'incidente. Un'operazione in qualche modo analoga che Carpenter aveva compiuto nel remake della Cosa. Non è uno dei migliori film del regista americano, ma rimane pur sempre una pellicola più che dignitosa che va oltre il semplice intrattenimento.
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