Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Ascesa e declino del gangster newyorchese Henry Hill (Ray Liotta), assoldato al clan mafioso guidato da James Conway (Robert De Niro) e Tommy De Vito (Joe Pesci) che imperversò per una ventina d'anni - fra il 1955 ed il 1980 - compiendo efferati delitti, traffico di droga e tradendosi reciprocamente.
A quasi vent'anni di distanza da Mean streets Scorsese torna al gangster movie (il film è tratto da Wiseguy di Nicholas Pileggi, che ha collaborato con il regista alla sceneggiatura) con un tocco di grandissima ironia del tutto inconsueto, "contro il mito epico del Padrino di Coppola o il romanticismo accorato di C'era una volta in America di Leone" (Tornabuoni). Una mano magistrale in regia, un cast che gareggia in bravura e la struttura a mosaico del racconto conferiscono prestigio a un'opera che pecca soltanto per una certa prolissità. Due premi: Leone d'argento a Venezia e Oscar come migliore attore non protagonista a Joe Pesci.
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