Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Un film di formazione, ambientato nel contesto della malavita italo-americana. La gavetta da gangster del giovane Henry è presentata come un prolungamento dell'età dell'innocenza, in cui la vita è facile, si tratta solo di stare al gioco, e tutti ti vogliono bene: è il mondo dorato di una stretta cerchia di intoccabili, in cui, agli occhi di un ragazzino, il cinismo si confonde con la spensieratezza. Quello della "pax mafiosa" è un ambiente magico e gioioso, in cui i soldi spuntano come funghi ed ogni tipo di felicità sembra a portata di mano. Solo col tempo ci si può rendere conto che a tenere insieme il grande sistema-famiglia sono le rigidissime regole non scritte imposte dai capi; basta poco per superare quel dato limite invisibile, dopo di che la strada è spalancata alla catastrofe. Il nervosismo, unito al senso di onnipotenza, è il peggior nemico di quel delicatissimo equilibrio. "Goodfellas" è una storia nitida come il diamante; ed una storia che, come un diamante, con un taglio preciso e sottilissimo, in un attimo sfregia l'illusione che tutto, nel clan, sia bello, lecito, innocuo e sicuro.
Adamantino è, davvero, lo sguardo di Scorsese, incredibilmente luminoso per un film "noir", oltre che finemente sfaccettato: il regista riesce a rendere simultaneamente protagonisti tutti i personaggi, e a simpatizzare con tutti loro indistintamente, senza, con ciò, assolverli dai loro errori.
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