Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Un film in cui Scorsese da'un tsglio personalissimo alla storia di un clan di piccoli mafiosi che sgozzano i nemici e poi vanno a mangiare la pastasciutta da mamma'.Le vita dei mafiosi di Scorsese scorre tra canzoni d'epoca,taglieggiamenti,esplosioni di violenza talmente realistiche da urtare,e il regista di "Taxi driver",forte di dello strabiliante montaggio di Thelma Schoonmaker utilizza una sapienza registica al limite del virtuosismo.Meritato l'Oscar assegnato a Joe pesci:il suo Tommy è un gangster psicopatico attraversato da una vitalita' elettrica,una versione italoamericana del migliore James Cagney.E altrettanto bravi sono Ray Liotta,Robert DeNiro,Lorraine Bracco e Paul Sorvino.Dopo il complesso "L'ultima tentazione di Cristo",un po'ostico ma fondamentale nella filmografia scorsesiana,l'auuore realizza con questa un'opera di grande intelligenza,forse leggermente troppo lunga,che ha il dono di un'arguta ironia ad aggiungere pregio a un'analisi spietata del mondo della mafia,evitando accuratamente ogni giustificazione delle azioni degli "uomini d'onore".Guardate,ad esempio la scena del bar dove Joe Pesci e DeNiro massacrano a pugni e calci il rivale che poco prima ha preso in giro il primo:un capolavoro di tensione e una lucida presentazione dei personaggi per quello che sono.Un film che è un apologo,e un saggio allo stesso tempo.
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