In un piccolo quartiere alla periferia di Londra c'è una lei che fa la giardiniera, ha la passione per i cactus e desidera un figlio. Poi c'è lui, ex sessantottino che fa il corriere motociclista, ha una sorella nevrotica e una madre piuttosto svagata.
Note
La vita a Londra sotto la Thatcher raccontata da Mike Leigh premiato come miglior regista al festival di Cannes. È uno dei film che spinsero a parlare, a proposito del cinema inglese della seconda metà degli anni Ottanta, di "British Renaissance". Capacità analitica, sguardo attento ai modi e alle contraddizioni di personaggi a disagio in un mondo che faticano a comprendere e nel quale non sanno inserirsi.
Mi sono innamorata subito dei due schizzatissimi protagonisti e della capacità di coniugare grottesco e surreale (durezza alla Ken Loach e brutalità alla Ben Wheatley) con un realismo strappacuore (ma mai melò) disarmante, che affonda e fa male, perché lo slancio umano ti fa tornare sulla terra e ti avvicina con sincera trasparenza ai personaggi.
Cyril (Philip Davis) e Shirley (Ruth Sheen) sono una coppia assai affiatata. Vivono in un appartamento assai spartano il loro amore anticonformista fatto di passione per i cactus, visite devote alla tomba di Marx nel cimitero londinese di Highgate e con un progetto di avere un bambino che rimane perennamente in sospeso. Cyril ha un anziana madre, la signora Bender (Edna Dorè), attorno… leggi tutto
Quando Mike Leigh girò questo film, dopo quasi vent’anni di assenza dal grande schermo, nel Regno Unito stava per concludersi l’era della Lady di ferro, ma era ovunque già visibile lo sconvolgimento prodotto dalla politica della sua spietata modernizzazione del paese.
Leigh valuta le conseguenze umane dell’era tatcheriana sullo sfondo di una…
Recuperato da una pessima edizione in DVD, "Belle Speranze" è il film che fece conoscere Mike Leigh, ancora oggi uno dei migliori registi inglesi e, al tempo, uno dei protagonisti del nuovo cinema inglese, la cosiddetta "british renaissance" degli anni ottanta, che vedeva protagonisti registi come Ken Loach o Stephen Frears. In un Inghilterra preda del conservatorismo thatcheriano, diel…
Cyril (Philip Davis) e Shirley (Ruth Sheen) sono una coppia assai affiatata. Vivono in un appartamento assai spartano il loro amore anticonformista fatto di passione per i cactus, visite devote alla tomba di Marx nel cimitero londinese di Highgate e con un progetto di avere un bambino che rimane perennamente in sospeso. Cyril ha un anziana madre, la signora Bender (Edna Dorè), attorno…
Per chi, come il sottoscritto, non abbia visto il primo film di Mike Leigh (Bleak Moments, del 1971) ed abbia iniziato a prendere confidenza con il suo cinema a partire da questo suo secondo film, realizzato a ben diciassette anni dal primo, può benissimo passare l’idea che per il regista di Salford (un sobborgo di Manchester industriale e vitalissimo) il peccato originale…
Mike Leigh non è decisamente un virtuoso della macchina da presa.La sua formazione teatrale e la lunga gavetta televisiva hanno determinato uno stile consolidato nella sua assenza di virtuosismi o movimenti di…
Deprimente vedere tanta indifferenza nei confronti di questo gioiello: Belle speranze è una eccellente e intelligente commedia dolce-amara dai risvolti drammatici e a volte malinconici, dai dialoghi spumeggianti e spesso coloriti "con gusto", è lo spaccato della vita di tre coppie londinesi e di una madre anziana, triste e un pò svanita, in cui si intrecciano i vari sogni e bisogni dei…
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Commenti (5) vedi tutti
Magistrale racconto di Mike Leigh della desolazione arida della Londra tatcheriana, alla fine degli anni '80 del secolo scorso.
leggi la recensione completa di laulillaMi sono innamorata subito dei due schizzatissimi protagonisti e della capacità di coniugare grottesco e surreale (durezza alla Ken Loach e brutalità alla Ben Wheatley) con un realismo strappacuore (ma mai melò) disarmante, che affonda e fa male, perché lo slancio umano ti fa tornare sulla terra e ti avvicina con sincera trasparenza ai personaggi.
commento di giuvaxSe della famiglia non è rimasta che una parodia, prima di formarne un'altra almeno resistiamo. Forse un giorno svegliandoci la troveremo imbellita.
commento di michelVoto 5. [14.02.2011]
commento di PPMediocre e sconclusionata pellicola dai toni tristi in una Londra meta' anni '80: salvo solo la nonna Edna Dore'.
commento di steveun