Un giovane proprietario terriero, prossimo al matrimonio, ritrova una statua raffigurante Venere. Questa, animatasi, si innamora di lui al punto di esserne gelosa e di ucciderlo durante la prima notte di nozze...
Note
Il grande Bava, già malato, si fa aiutare dal figlio Lamberto nell'adattamento di un racconto di Prosper Mérimée.
Il cinema fantastico sul piccolo schermo, per la prima volta nobilitato dalla mano inimitabile del grande Mario Bava (supportato in regia dal figlio Lamberto) alle prese con il secondo episodio de "I giochi del diavolo".
Il grande Mario malato fa esordire insieme a lui il figlio Lamberto per questo adattamento di un opera di Merimee. Elegante nella confezione e, a tratti, inquetante. Ma da questa storia non si poteva aspettare di più. Interessante comunque!!!
Non dura 90 minuti ma soltanto 60..per fortuna! perchè si corre il rischio di addormentarsi. Non è che il film faccia schifo ma semplicemente non seccede assolutamente nulla.."Sono forti, ma io li batterei!", "Alfonso, Alfonso, Alfonso..". Voto: 5
Ille-sur-Têt, Francia. Durante l'abbattimento di alcuni alberi, nella tenuta di Peyhorrade (Mario Maranzana) viene alla luce una statua in bronzo ritraente Venere, sepolta nel terreno e risalente al periodo ellenico. Di inestimabile valore, il nuovo "proprietario" pensa bene di sottoporla all'analisi dell'esperto Mathieu (Marc Porel), in arrivo per l'occasione da… leggi tutto
Tratto da un racconto di Merimée ambientato nella Francia del diciannovesimo secolo, l'ultimo film girato da Mario Bava è questo La Venere d'Ille, produzione Rai che entra a far parte della serie I giochi del diavolo - Storie fantastiche dell'Ottocento. La destinazione televisiva giustifica la durata insolita - 60 minuti -, mentre la co-regia del figlio Lamberto si motiva con un probabile… leggi tutto
Ille-sur-Têt, Francia. Durante l'abbattimento di alcuni alberi, nella tenuta di Peyhorrade (Mario Maranzana) viene alla luce una statua in bronzo ritraente Venere, sepolta nel terreno e risalente al periodo ellenico. Di inestimabile valore, il nuovo "proprietario" pensa bene di sottoporla all'analisi dell'esperto Mathieu (Marc Porel), in arrivo per l'occasione da…
Tratto da un racconto di Merimée ambientato nella Francia del diciannovesimo secolo, l'ultimo film girato da Mario Bava è questo La Venere d'Ille, produzione Rai che entra a far parte della serie I giochi del diavolo - Storie fantastiche dell'Ottocento. La destinazione televisiva giustifica la durata insolita - 60 minuti -, mentre la co-regia del figlio Lamberto si motiva con un probabile…
Questo film non brilla particolarmente, però ha dalla sua una discreta caratterizzazione d'atmosfera e la cura degli interni. L'attenzione inoltre si focalizza più sul fascino del mito e della superstizione, ma senza particolari brividi. Buon cast. 6
Così così questo film per la tv. La regia non è male e ha alcuni momenti interessanti (come quando la Venere sale le scale). Il testo di partenza deve essere buono, perché il film offre più di uno spunto di riflessione. Un punto dolente è secondo me proprio il protagonista, che secondo me è assolutamente statico e quasi non recita. E' vero che anche l'occhio vuole la sua parte, ma è pure…
Discreto horror di sapore artistico e romantico. Ha l'incompiutezza dei quadri impressionisti, che delle emozioni colgono solo i riflessi più superficiali. Un modesto bozzetto sull'amore mitologico, che è fatto di bellezza inafferrabile e gelosia vendicativa.
Taglio televisivo per questa storia fantastico/orrorifica diretta dai due Bava. Ispirata da un racconto del francese Merimee, l’opera ha come pregio l’affascinante idea che ne sta alla base (una Venere maledetta che condanna alla morte colui di cui si innamora), ma si perde in una sceneggiatura che fa della noia il suo tallone di Achille. Bravi gli attori di contorno, meno il granitico…
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Commenti (5) vedi tutti
Il cinema fantastico sul piccolo schermo, per la prima volta nobilitato dalla mano inimitabile del grande Mario Bava (supportato in regia dal figlio Lamberto) alle prese con il secondo episodio de "I giochi del diavolo".
leggi la recensione completa di undyingLa storia non è come nella sintesi. Serve vedere prima di scrivere. Discreto film vagamente horror. 6+
commento di BradyIl grande Mario malato fa esordire insieme a lui il figlio Lamberto per questo adattamento di un opera di Merimee. Elegante nella confezione e, a tratti, inquetante. Ma da questa storia non si poteva aspettare di più. Interessante comunque!!!
commento di LIBERTADIPAROLA75Discreto.
commento di lonestarNon dura 90 minuti ma soltanto 60..per fortuna! perchè si corre il rischio di addormentarsi. Non è che il film faccia schifo ma semplicemente non seccede assolutamente nulla.."Sono forti, ma io li batterei!", "Alfonso, Alfonso, Alfonso..". Voto: 5
commento di gabry666