Regia di Dino Risi vedi scheda film
Risi riparte esattamente da dove il precedente Poveri ma belli finiva: i fidanzamenti di Romolo e Salvatore con le reciproche sorelle. E rimane l'atmosfera vitellonesca, ma virata al sentimentale privo di riflessione, a circondare le discutibili 'imprese' dei due perdigiorno bellocci e sciupafemmine (solo sulla carta, però). Inevitabile che poi arrivi il lieto fine. Arena, Salvatori e Allasio sono il tris perfetto per questo tipo di operazione, Memmo Carotenuto è la spalla adatta, bravissimo come sempre; il mordente si è un po' perso rispetto al primo capitolo, ma rimane un lavoro piacevole nella sua ingenuità e nei suoi limiti dichiarati.
Romolo e Salvatore sono due amici romani, poveri, belli e fidanzati l'uno con la sorella dell'altro. La mancanza di voglia di lavorare è colmata da quella di divertirsi e fare conquiste nonostante i rispettivi impegni; frequentano insieme una scuola di radiotecnica, ma mentre Salvatore riesce ad aprire onestamente un negozietto, Romolo finisce invischiato in un giro di furtarelli. La sua ragazza lo convincerà comunque a rimettere la testa a posto. Finale con matrimonio doppio.
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