Regia di George Hill vedi scheda film
Questa pellicola può considerarsi, come giustamente indicato nella scheda, il capostipite del prison movie: con 'Codice penale' di Howard Hawks e soprattutto lo straordinario 'Io sono un evaso' di Mervin Le Roy, solo di due anni successivi, costituisce una ideale trilogia del genere carcerario che, anche nei decenni a venire, regalerà tante altre perle.
Ottima la sequenza d'apertura, fatta da dettagli e dai rumori delle catene ai piedi dei condannati e notevoli quelle in cui tutti i carcerati sono riuniti, in cortile durante l'ora d'aria oppure a tavola per il rancio.
Il film analizza le dinamiche interne tra i prigionieri, in particolare tre, sui quali svetta Wallace Beery, piuttosto che le condizioni di vita all'interno del carcere - quello che, nell'ironico titolo originale è indicato come 'La grande casa' - come avverrà nelle opere successive, ma il risultato, nonostante gli 80 anni e passa, è pregevole.
Voto: 8 (visto in v.o.)
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