Regia di Barbet Schroeder vedi scheda film
Strepitoso Rourke in questo difficile ruolo di relitto umano con il talento dello scrittore, una figura tipicamente "Bukowskiana" (questo film è una sorta di autobiografia).
Incredibile pensare che solo un anno prima Mickey Rourke interpreta "9 settimane e 1/2" e più di vent'anni dopo lo ritroviamo mostruosamente trasformato in un film che sembra la prosecuzione disastrosa della vita di Henry Chinaski, quel "The Wrestler" che gli vale il Leone d'Oro a Venezia.
Grande attore, nel bene e nel male.
Strepitosa, come sempre.
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