Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Attivo nel mondo del cinema come sceneggiatore, aiuto regista e infine come regista fin dai primi anni Cinquanta, Fulci ha girato un po' di tutto e sempre attestandosi su livelli quantomeno dignitosi, anche quando le minime garanzie di budget e di qualità della sceneggiatura non c'erano. Arrivato agli anni Ottanta, il regista si dedica quasi esclusivamente al suo genere favorito: l'horror; questo Lo squartatore di New York è uno dei suoi prodotti migliori di quel periodo, un contenitore di violenza, sadismo e tensione di discreta fattura nonostante i mezzi mediocri. Jack Hedley e Howard Ross non saranno nomi di esagerata caratura, ma sono qui i più noti (si fa per dire) e a dirla tutta non se la cavano nemmeno male; nel cast tecnico spiccano Francesco De Masi, autore di una colonna sonora senza infamia e senza lode, e Luigi Kuveiller, che invece compie un buon lavoro alla fotografia. Similmente da apprezzare il lavoro del team per gli effetti speciali, che sono chiaramente confinati nel ristretto ambito dello scuoiamento efferato di esseri umani. Certo, la storia è un po' blanda e tutto pare (perchè lo è) finalizzato alle 'scene madri' sanguinolente, ma il prodotto ha qualche solida base, come detto, per riuscire digeribile non soltanto dai cultori del genere. 4/10.
New York. All'omicidio brutale di una donna seguono altri identici delitti; una potenziale vittima, sopravvissuta a un'aggressione, tenta di aiutare la polizia a indagare. L'assassino intanto si fa vivo telefonicamente, con una voce alterata.
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