Regia di Nando Cicero vedi scheda film
Il Michele di Carlo Giuffrè si atteggia a novello monsieur Verdoux, ma è molto più simile ad un Lino Banfi che ad un Chaplin: una macchietta sfortunata, scioccherella, calorosa con le donne ma mai ricambiata a dovere (in ciò accostabile pure ad un Buzzanca, che in quegli anni con simili filmetti spopolava). Qui siamo soltanto in odore di erotismo, perchè di scene piccanti non ce ne sono, ma l'argomento è d'altronde quello che è e va incontro alle prurigini tanto care agli spettatori italiani in tale periodo; accanto al bravo Giuffrè c'è qualche buon caratterista, da Nino Terzo a Ugo Fangareggi ad Alfonso Tomas, ma nemmeno sul cast la produzione sembra essersi sprecata. La storia è banale e porta la firma, in sceneggiatura, del regista e di Continenza e Fusco (fondamentalmente neppure due pessimi nomi, eppure spesso dediti anche a lavori di serie B, C o Z: qui siamo dalle parti della C); musiche di Carlo Rustichelli. 3/10.
Satiro di mezza età, sposato, è sempre in cerca di compagnia femminile; ma prima ancora che alla bellezza, è interessato alla ricchezza delle sue partner. Finirà prima nelle grinfie di una petomane, poi delle femministe in cerca di vendetta e infine con una donna dalle dotazioni... sorprendenti.
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