Regia di David Cronenberg vedi scheda film
Altro interessante film di Cronenberg, dove l'incubo e la realtà si urtano e si fanno la guerra. Il tono è mesto e posato (ma teso), per narrare una vicenda che tuttavia coinvolge molto col protagonista. L'uso di questo tono è comunque funzionale al comunicare la tristezza e la sconsolatezza del personaggio principale (un bravo e tormentato Christofer Walken). I fenomeni che gli succedono dopo l'incidente sono lungi dall'essere solo una marcia in più rispetto agli altri e un fatto completamente positivo. Non solo gli provocano un forte malessere interirore ogni volta che si presentano, ma lo debilitano fisicamente, come succhiandogli la forza vitale. Quando vedo i film di Cronenberg mi chiedo sempre quanto le vicende che racconta (in modo tutt'altro che finto e superficiale) abbiano di autobiografico. Certamente ognuna di esse ne ha almeno qualcosa. Anche qui compare il tema del sesso misto alla violenza e persino all'omicidio (elemento presente quasi sempre nelle sue opere). Interessanti sono anche i rimandi a certi personaggi e a certi metodi di fare carriera politica. L'aspirante presidente è interpretato da un ottimo Martin Sheen, che rende bene l'arrivista, megalomane, falso, disposto a tutto pur di raggiungere il potere. Siamo lontani dalla solita trovata fantasctico-paranormale da film per adolescenti, con effetti speciali fine a se stessi e il tono da videoclip. E' un film intenso e tormentato, solido, che fa riflettere, e che scava nella psiche e nella coscienza umane.
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