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La zona morta

Regia di David Cronenberg vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La zona morta

di axe
7 stelle

Johnny Smith, in conseguenza di un incidente stradale, finisce in coma, rimanendo in tale stato per cinque anni. All'imprevisto risveglio, scopre di aver perso lavoro e fidanzata, la quale si è sposata con un altro uomo e, con egli, ha avuto un figlio. Scopre, inoltre, di avere lo straordinario potere di poter vedere eventi passati, presenti e futuri correlati a uomini o donne con cui entra in contatto fisico. Pur non amando nè questa dote, nè il clamore mediatico che si sviluppa intorno ad essa, "legge" più volte nell'intimo delle persone; ciò che di più lo sconvolge, è il futuro di un politico locale, dal fare cialtronesco, e d'indole aggressiva e subdola, candidato alla carica di senatore. Johnny sceglie dunque di agire, pur sapendo che ciò comporterà la sua fine. "La Zona Morta" è un thriller con elementi fantastici, dai toni drammatici, diretto da David Cronenberg ed ispirato all'omonimo romanzo di Stephen King. Al centro del racconto è il personaggio di Johnny, un timido professore la cui vita è sconvolta dal grave incidente stradale nel quale incorre a causa della sua ferma volontà di porsi alla guida nonostante una forte emicrania, una patologia che assilla il protagonista anche dopo il lungo periodo di incoscienza ed è prodromica alle sue visioni. Nonostante l'estrema singolarità del suo potere, dopo una transitorio interesse, l'uomo non rimane sotto i riflettori. Egli è troppo pericoloso, non solo per i criminali, che pure aiuta a scovare, ma anche per le persone qualunque, le quali preferiscono che alcuni dettagli della loro vita rimangano oscuri. Johnny torna al suo precedente impiego, lavorando come precettore privato. Mantiene i contatti con la ex-fidanzata Sarah, impegnata, insieme al marito, nella campagna elettorale dell'ambizioso, egocentrico ed infido Greg Stillson. Ha, pertanto, l'occasione di leggere nel futuro del politico e quanto vede non è buono. Raggiunta la più alta carica possibile, Stillson agirà in modo da scatenare un conflitto nucleare. Si apre, dunque, un dilemma morale per Johnny. Avendo appreso di essere in grado, sulla base di quanto previsto, di cambiare il futuro, dopo un confronto con il suo medico, sceglie di sacrificare sè stesso nell'esercizio di questo ulteriore straordinario potere, conducendo alla rovina il malvagio politicante. Impossibile non ammirare l'altruista, dolente Johnny Smith. Non sfrutta i suoi poteri per conseguire vantaggio personale; il male che li ha generati - il lustro di sonno ininterrotto - è, molto probabilmente, lo stesso che gl'impedisce di vivere una vita normale. Che ha portato sulla soglia della demenza l'anziana madre; la fidanzata tra le braccia di un altro; che l'ha privato della paternità. L'esercizio della sua facoltà lo consuma fisicamente e mentalmente; la cura vagheggiata dal suo medico, uno tra i primi "soggetti passivi" dei poteri, non esiste. David Cronenberg, molto attento a tali tematiche, descrive l'attitudine di Johnny come una malattia, un residuo del coma, con la quale il protagonista è costretto a convivere. Quella che è un'afflizione, alla luce del percorso interiore compiuto dal personaggio, diventa un dono. Dono, tuttavia, mortale, per questo piccolo uomo dal grande spessore morale. Johnny Smith è interpretato da Christopher Walken. I segni esteriori del suo male sono rappresentati dalla mobilità ridotta; pur riuscendo ad evitare l'uso di stampelle e bastoni, Johnny rimane claudicante. Greg Stillson è interpretato da Martin Sheen, per l'occasione particolarmente odioso. L'ambientazione è costituita dalla provincia statunitense; qui, nonostante le apparenti tranquillità e serenità, proliferano mali come l'ipocrisia, l'ambizione, la violenza, la follìa. Johnny mette a nudo quanto si nasconde dietro le apparenze, le reputazioni rispettabili, i volti puliti. Circa la sceneggiatura, rilevo alcune mancanze. Il relativamente scarso disinteresse della scienza per le incredibili capacità di Johnny è poco plausibile. Inoltre, le fasi dell'estrema presa di coscienza del protagonista, quella che lo spinge all'azione ed al sacrificio, sono molto semplificate. Nonostante ciò, il film è piacevole. Le interpretazioni sono convincenti e l'atmosfera di morbosità e tragedia imminente - acuita da una colonna sonora "solenne" - tiene alta la tensione.

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