Karen è proprietaria di una boutique, a Milano; Massimo è un tecnico che risiede spesso all'estero per lavoro. I due sono amanti da lungo tempo, anche se i loro incontri sono tutt'altro che frequenti. Karen ora sta aspettando Massimo nell'albergo e nella stanza dove fin dalla prima volta hanno continuato a incontrarsi. Ripensa al loro passato, alle rispettive disavventure coniugali, alla sua decisione di cambiare vita, finalmente al fianco di Massimo. Tra pensieri e ricordi le ore passano. Quando il centralino le annuncia una chiamata da parte dell'uomo, Karen decide improvvisamente di rompere il legame e fa dire di essere già partita. Citto Maselli affronta l'eterno dilemma di quale sia il vero rapporto tra passione e amore. Uno psicodramma che ha sottoposto l'emotiva Nastassja Kinski a un tour de force particolarmente pesante
Meglio lasciar perdere: un brutto inciampo per un Maselli in caduta senile. Avrebbe voluto essere un film ad alto tasso di erotismo, ma ha toppato anche in questo. Alcune scene al limite del ridicolo, dialoghi insopportabili e noia a palate.
Un "Nove settimane e mezzo dei poveri", con lei in vestaglia e lui in canotta e pantaloni che fingono di fare l' amore dopo lunghe e noiose conversazioni all' interno di una stanza, girato da un vecchio regista che si credeva sofisticato. Un fiasco di falso film d' autore visto da qualcuno incuriosito solo dalla bellezza della protagonista.
Una coppia scopa per circa un'ora,senza vedere niente e con un erotismo pari allo zero....in mezzo a dialoghi deliranti...ma e' cinema questo...boh,voto zero (per me ovviamente...)
Francesco Maselli gira un film ambizioso e coraggioso, dove delle due caratteristiche la migliore è la seconda, ma rimane lontano dal raggiungere un risultato accettabile.
Che il film sia tutto ambientato in una camera d'albergo non è un errore di per sé, perché diversi registi hanno raggiunto risultati stupefacenti pur rimanendo confinati in spazi minimi. Allora,… leggi tutto
Francesco Maselli gira un film ambizioso e coraggioso, dove delle due caratteristiche la migliore è la seconda, ma rimane lontano dal raggiungere un risultato accettabile.
Che il film sia tutto ambientato in una camera d'albergo non è un errore di per sé, perché diversi registi hanno raggiunto risultati stupefacenti pur rimanendo confinati in spazi minimi. Allora,…
Oggi,per festeggiare la mia 50° Playlist,Vi propino quella sulla mia attrice preferita di quando ero adolescente o giu' di li',infatti tra i miei amici ero conosciuto come "Il Fan di Nastassja Kinski" !!! Purtroppo la…
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Commenti (5) vedi tutti
Sarà stato faticoso per la Kinski recitare in questo psicodramma, non ne dubito, ma lo è anche per lo spettatore guardarselo.
leggi la recensione completa di BalivernaLo possiedo ancora in vhs presa all'Epoca : come visione purtroppo è noiosetta e vale la pena visionarlo solo per la presenza di "Nasty"! voto.4.
commento di chribio1Meglio lasciar perdere: un brutto inciampo per un Maselli in caduta senile. Avrebbe voluto essere un film ad alto tasso di erotismo, ma ha toppato anche in questo. Alcune scene al limite del ridicolo, dialoghi insopportabili e noia a palate.
commento di (spopola) 1726792Un "Nove settimane e mezzo dei poveri", con lei in vestaglia e lui in canotta e pantaloni che fingono di fare l' amore dopo lunghe e noiose conversazioni all' interno di una stanza, girato da un vecchio regista che si credeva sofisticato. Un fiasco di falso film d' autore visto da qualcuno incuriosito solo dalla bellezza della protagonista.
commento di Mr RossiUna coppia scopa per circa un'ora,senza vedere niente e con un erotismo pari allo zero....in mezzo a dialoghi deliranti...ma e' cinema questo...boh,voto zero (per me ovviamente...)
commento di ezio