Regia di Francesco Massaro vedi scheda film
Da questo regista, dopo un inizio presuntuoso con un cast discreto, si era andati nel filone più consono a lui, qui ha voluto strafare avventurandosi nella costruzione di un genere nuovo in Italia, rifacendosi palesemente a quello che erano i successi televisivi importati del momento e che oggi hanno fatto strada nel genere sommergendoci in maniera terrificante. Questo è il tipico esempio di racconto camuffato da commedia sofisticata, ma cialtrone fino all'estremo, dove si vedono anche ottimi attori messi al mercé di una speranzosa ondata di novità. Storia fritta ed insopportabile, situazioni fintamente problematiche e condite con musiche cucite per arricchirle, che alla fine il pubblico ha rifiutato in pieno di vederle e fortunatamente l'idea di questo tipo di cinema è solo rimasto con qualche vanzinata, perché in fondo solo di questo si tratta. Dispiace vedere fra gli scrittori Suso Cecchi D'amico accoppiata, appunto, ad Enrico Vanzina che cura anche la sceneggiatura, naturalmente, assieme ai “bei nomi” di Ferrini e lo stesso regista. Fra le attrici, la raccomandata Carolina Rosi
storia perdibile
fuori dalla sua portaTA
Non con il look giusto, piena di talento, ma non da queste parti
sprecatissimo
peswcata come starolette internazionale, in ribasso
da dimenticare già da allora
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