Regia di Roberto Faenza vedi scheda film
Un film ottimo nel rappresentare la storia di una crescita non strettamente fisica, ma soprattutto interiore, di un bambino durante gli anni del nazismo in un campo di concentramento. Il film è molto asciutto e realistico, non si sofferma sugli elementi melodrammatici ma agli aspetti psicologici e concreti. E' un film realizzato da un italiano...chi l'avrebbe mai detto? La storia è ben riuscita ed il film è rimasto sottovalutato.
Un bambino cresciuto in un lager nazista imparerà dolorosamente a vivere.
Bella, malinconica e struggente.
Ben poco, x non intaccare le nostre corde emotive.
Il bambino è molto bravo, recita con tutta la sensibilità necessaria, si muove bene davanti alla telecamera, ci trascina nel suo mondo e noi spettatori soffriamo con lui e viviamo la sua stessa esperienza.
Faenza ha realizzato questo ottimo film tratto dalle memorie dello stesso bambino. Ha centrato in pieno l'obiettivo raccontando questa storia molto attentamente e facendo attenzione a non scivolare nel banale e nel già raccontato. Invece riesce ad essere originale e realizza secondo me il suo film + bello. Dovrebbe rivederselo x evitare di fare film verbosi come il suo ultimo PRENDIMI L'ANIMA.
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