Espandi menu
cerca
La lunga estate calda

Regia di Martin Ritt vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Antisistema

Antisistema

Iscritto dal 22 dicembre 2017 Vai al suo profilo
  • Seguaci 56
  • Post -
  • Recensioni 641
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su La lunga estate calda

di Antisistema
6 stelle

Dopo un primo bilancio di film classici visti, posso dire che per me in ambito di cinema sentimentale, i melodrammi invecchiano mediamente molto di più rispetto alle commedie romantiche, specie se non hanno forza alla base di essi. La Lunga Eastate Calda di Martin Ritt, è uno di questi, nonostante comunque sia tutt'oggi un discreto film, anche se ovviamente risente del tempo trascorso.

 

Ben Quick (Paul Newman) arriva nel villaggio di Frenchman's Band, accompagnato dalla fama di piromane. Trova impiego presso la fattoria del ricco Varner (Orson Welles), ossessionato da una discendenza non all'altezza del suo nome: quest'ultimo prende sotto la sua ala l'ambizioso giovane, rivedendosi in lui e progettando di fargli sposare la figlia Clara (Joanne Woodward).

 

Il regista confeziona un film che riesce costantemente a restare lungo la sua durata in bilico tra commedia romantica e dramma, il tutto immerso nel profondo Sud afoso degli Stati Uniti. 

Varrebbe la pena vedere questo film, anche solo per la presenza di due attori come Paul Newman (che il regista ci mette poco a capire che inquadrandolo per lo più con la sola canottiera bianca, le ragazze sarebbero accorse tutte al cinema; l'effetto è interessante, perchè abbinato ai suoi occhi azzurri e l'afosità del posto, Newman si dimostra pienamente amalgamato nei colori con l'ambiente che lo ricorda) e Orson Welles, che condividono molte volte lo stesso frame.

Abbiamo in un ruolo minore anche la signora in "giallo" che giovinezza a parte, d'aspetto base è sempre identica e la sgami subito. Per il resto è un melodramma abbastanza ordinario; con un giovane ragazzo bello che viene da fuori nel profondo sud e si scopre essere però colmo di ambizione e pronto a tutto pur di scalzare gli altri per arricchirsi. In aggiunta abbiamo una famiglia capitalista che controlla tutto il paese e che al suo interno è dilaniata da tensioni represse e conflitti pronti ad esplodere, in primis padre contro figlio (Franciosa risulta essere il personaggio meglio scritto e sviluppato del film, nonchè quello più interessante), ma anche la figlia Clara che svolge il ruolo di insegnante e naturalmente è rigorosamente non sposata, cosa che causa tante chiacchiere in giro.

 

Tirando le somme tra figli inadeguati, spasimanti soggiogati dalle proprie madri e arrivisti senza scrupoli, abbiamo un melodramma che arriva ordinariamente verso la fine e a dispetto delle convenzioni del genere, giunge ad una forzosa quanto sbrigativa e buonista conclusione. Magari un regista più navigato e capace di Ritt, sarebbe riuscito a rendere con sfumature diverse quel finale. Per il resto belle prove d'attori, in primis Franciosa, ma anche Paul Newman riesce a colmare con la sua recitazione, le carenze alla base del suo personaggio (e c'è anche il "bacio alla Newman" per dirla come diceva mia nonna); questo per colpa anche del regista che a mio avviso non lo valorizza appieno, eppure Martin Ritt poteva farlo percepire come un "angelo demoniaco" tramite la sua regia ed invece; tutto questo resta sulla carta ma non espresso in immagini. Welles ha un personaggio molto più ordinario e schematico, ma è sempre il solito vecchio titano del potere.

L'ambientazione è il pezzo forte del film, la natura verde ed illuminata in modo rigoglioso nella calura del sud, è in netto contrasto con la mentalità bigotta, retrograda e ignorante degli abitanti.

Paul Newman vinse a Cannes come miglior attore; in effetti a dispetto della sua bellezza è anche bravo e molto capace, solo che come ho detto, ho preferito la performance di Franciosa, perciò Newman stacce per ora, perchè poi nel prossimo film che farai (La Gatta sul Tetto che Scotta), dimostrerai appieno le tue doti attoriali distruggendo tutti sul piano recitativo. 

 

PS: Con questo film, Paul Newman incontra Joan Woodward, la quale aveva recitato in precedenza con l'attore ma lo detestò perchè lo considerava solo bello ma scarsamente intelligente. Evidentemente Newman metterà la testa a posto, perchè poi dopo questo film si sposeranno e saranno tra alti e qualche basso sposati per 50 anni. 

 

Orson Welles, Paul Newman

La lunga estate calda (1958): Orson Welles, Paul Newman

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati