Regia di Mario Monicelli vedi scheda film
Buona commedia, che, è vero, abusa dei luoghi comuni sulla Sicilia, ma, insomma, si parla pur sempre di quarant'anni fa e comunque di una commedia. Il tono è quello dell'ironia grottesca, un po' com'era successo con il Germi di DIVORZIO ALL'ITALIANA e SEDOTTA E ABBANDONATA. La storia dell'italiana all'estero è gestita da Monicelli discretamente, molto meglio che le cento avventure di Sordi in Inghilterra, Svezia, America eccetera. Le sequenze ambientate in Sicilia - incluse le scene immaginarie, in cui una schiera di prefiche vestite di nero funge quasi da coro greco - sono le più riuscite di quella che resta, comunque, una buona commedia. E' uno dei film in cui la Vitti riesce a non rimanermi antipatica e probabilmente uno dei due o tre ruoli migliori, al cinema, per Giuffrè, che resta in ogni caso un ottimo interprete teatrale soltanto prestato al cinema.
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