Assunta, una ragazza siciliana molto legata alle tradizioni, accetta di farsi rapire da un uomo del suo paese, Vincenzo, di cui è segretamente innamorata, sperando in un matrimonio riparatore. Il giorno dopo, però, il seduttore, per evitare le conseguenze del suo gesto, fugge in Inghilterra. Assunta, decisa a difendere il proprio onore, lo insegue armata di pistola. Qui trova l'indirizzo di Vincenzo, ma lui riesce a sfuggirle. Mentre è sulle sue tracce Assunta conosce un dottore. Questi prende a cuore il suo caso e, a poco a poco, riesce a cambiare la sua mentalità. Ora è Vincenzo che, colpito dal cambiamento della ragazza, vuole sposarla. Commediola frizzante con una parte molto divertente ambientata nella Swinging London. Lanciò la Vitti come attrice comica.
Una commedia piacevole, che oscilla tra satira seria di costumi (siciliani, scozzesi, ignorati nei commenti, e inglesi), esagerazioni farsesche e paradossi umoristici o moralistici, a volte ambigui.
Sceneggiatura con picchi esaltanti ma anche passaggi a vuoto pessimi. A elevare moltissimo il film è una strepitosa Monica Vitti, che caratterizza molto profondamente il suo personaggio e riesce a creare anche una bella empatia con lo spettatore che così aspetta con attenzione le mosse della ragazza del titolo
Dalla Sicilia del delitto d'onore alla swinging London, assistiamo al percorso d'emancipazione di una donna in costante confronto/conflitto con la propria identità originaria. Brava la Vitti a impersonare una sicula con tutto il suo bagaglio di tare culturali, ma il film procede a singhiozzi e non convince appieno.
Voto: 6 disonorato
Monicelli regala a Monica Vitti un ruolo stupendo, un ruolo che le permette ti tirare fuori tutta la sua verve comica. Un film che non stanca mai, indimenticabile. Numerosi premi alla Vitti e una nomination all'Oscar come miglior film straniero.
Invaghitosi di una giovane compaesana, il siciliano Vincenzo Macaluso incarica due conoscenti di rapirla, al fine di "inguaiarla". Con suo disappunto, gli viene consegnata la persona sbagliata, Assunta Patanè, cugina della vittima designata. La ragazza non ha fatto molto per opporsi ai rapitori, poichè ella è segretamente innamorata di Vincenzo, e spera, pertanto, di poterlo… leggi tutto
La ragazza con la pistola è un film simpatico. Non è certo tra i capolavori di Mario Monicelli, ma resta una commedia parecchio strampalata e, nonostante non riesca a reggere il ritmo iniziale fino alla fine, riuscita. È un film che rientra senz’altro in quel famoso filone della commedia all’italiana che, tra la seconda metà degli anni Cinquanta… leggi tutto
Stereotipi siculo-masculocentrici e swingin' London: ne esce un pasticcio sgraziato che galleggia solamente grazie all'ottima prova della Vitti. Una trama esile esile ed una morale lievemente più trasparente. leggi tutto
Una commedia piacevole, che oscilla tra satira seria di costumi (siciliani, scozzesi, ignorati nei commenti, e inglesi), esagerazioni farsesche e paradossi umoristici o moralistici, a volte ambigui. In particolare l’inizio, apparentemente un rapimento organizzato in vista di un matrimonio, come avveniva spesso in Sicilia e come è rappresentato variamente in tanti film: gli uomini…
Invaghitosi di una giovane compaesana, il siciliano Vincenzo Macaluso incarica due conoscenti di rapirla, al fine di "inguaiarla". Con suo disappunto, gli viene consegnata la persona sbagliata, Assunta Patanè, cugina della vittima designata. La ragazza non ha fatto molto per opporsi ai rapitori, poichè ella è segretamente innamorata di Vincenzo, e spera, pertanto, di poterlo…
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Commenti (9) vedi tutti
Luminosa interpretazione di Monica Vitti, con vis comica geniale FA il film.
commento di feliniUna commedia piacevole, che oscilla tra satira seria di costumi (siciliani, scozzesi, ignorati nei commenti, e inglesi), esagerazioni farsesche e paradossi umoristici o moralistici, a volte ambigui.
leggi la recensione completa di luisasalviSceneggiatura con picchi esaltanti ma anche passaggi a vuoto pessimi. A elevare moltissimo il film è una strepitosa Monica Vitti, che caratterizza molto profondamente il suo personaggio e riesce a creare anche una bella empatia con lo spettatore che così aspetta con attenzione le mosse della ragazza del titolo
commento di silviodifedeDalla Sicilia del delitto d'onore alla swinging London, assistiamo al percorso d'emancipazione di una donna in costante confronto/conflitto con la propria identità originaria. Brava la Vitti a impersonare una sicula con tutto il suo bagaglio di tare culturali, ma il film procede a singhiozzi e non convince appieno. Voto: 6 disonorato
commento di ProfessorAbronsiusSopravvalutato a mio dire.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiMonicelli regala a Monica Vitti un ruolo stupendo, un ruolo che le permette ti tirare fuori tutta la sua verve comica. Un film che non stanca mai, indimenticabile. Numerosi premi alla Vitti e una nomination all'Oscar come miglior film straniero.
commento di SaintlySinnerPrimo film in cui la Vitti fà un personaggio comico a tutti gli effetti.Grande anche Carlo Giuffrè in versione sicula
commento di antonio de curtisgrande la vitti film delizioso
commento di danandre67