Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
Nel giro di tre anni il conduttore radiofonico Jack (Jeff Bridges) vede ribaltarsi la sua vita: dal protervo e sedicente disk jockey che era, si trasforma in un essere spesato divorato dal rimorso. La sua compagna (Mercedes Ruhel), tiranneggiata fino a poco tempo prima, passa dalla parte del più forte. La causa di tutto è una sua affermazione che ha spinto un radioascoltatore a compiere un massacro in un locale newyorchese. Nei lunghi vagabondaggi notturni tra discariche e suburre, Jack conosce il barbone Parry (Robin Williams), un ex-professore diventato psicotico proprio dopo avere perso sua moglie in occasione di quella strage. L'incontro frutterà ad entrambi una rigenerazione: Parry conosce un'altra donna (Amanda Plummer), mentre Jack può finalmente tornare al suo lavoro con sentimenti più umani.
Girato come al solito con il gusto dell'eccesso, della parodia e del fantastico, il film scritto da Richard LaGravenese è un apologo sulla solidarietà umana, raccontato a più livelli: di classe, di sesso, di cultura. Il plot funzionerebbe se non fosse che Robin Williams rimane perennemente e insopportabilmente sopra le righe e che il film si dipana in tempi eccessivamente lunghi. Leone d'argento alla Mostra di Venezia e Oscar per la migliore attrice non protagonista alla Ruhel.
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