Regia di Terry Gilliam vedi scheda film
E' una fiaba nera e metropolitana, questa di Gilliam, con due ottimi protagonisti come Jeff Bridges e Robin Williams (ma l'Oscar andrà alla Ruhel). Il delirio surrealista del regista, già Monty Pythons, si propaga per i vicoli ed i grattacieli della New York contemporanea, ormai a gruppo (MP) sciolto da qualche anno e giunto al quinto lungometraggio senza i vecchi compagni di avventura: il suo stile è definito e le sue visioni sono sempre impressionanti, qui al servizio della trama e non viceversa (come ad esempio accadrà in Tideland o Paura e delirio a Las Vegas). La costruzione narrativa è, come detto, paragonabile a quella di una fiaba, e in questo senso la storia funziona. Premiato anche a Venezia (regia). Particina per Tom Waits.
New York. Un professore diventa barbone dopo l'omicidio insensato della moglie. Incontra un dj e lega con lui; non sa che il dj era l'idolo dell'uomo che assassinò, in preda al delirio, la moglie. I due si mettono alla ricerca del sacro Graal, di cui farnetica il professore.
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